L’attuale ciclo del Sole, noto come ciclo solare 25, iniziato nel 2019, vedrà il suo picco nel 2025, per poi attenuarsi fino alla sua conclusione nel 2030. Ogni ciclo solare dura in media 11 anni e presenta un’intensità variabile, che aumenta progressivamente fino a un massimo, seguito poi da una lenta diminuzione.
Negli ultimi mesi, l’attività solare ha raggiunto livelli eccezionali, con un incremento delle tempeste geomagnetiche e delle emissioni di plasma solare. Questi fenomeni non solo offrono spettacolari aurore polari, ma influenzano anche le telecomunicazioni satellitari, i sistemi elettrici e le missioni spaziali.
Aurore spettacolari in seguito ai brillamenti solari di ottobre
Lo scorso maggio 2024, il Sole ha regalato un’esibizione senza pari, illuminando il cielo anche in zone normalmente prive di aurore boreali. Questo spettacolo si è ripetuto nei primi giorni di ottobre, quando due potenti brillamenti solari hanno rilasciato enormi quantità di energia, creando una vista mozzafiato anche nei cieli italiani.
Il primo evento, registrato tra il 1 e il 2 ottobre, ha raggiunto la classe X 7.1, mentre il secondo, ancora più intenso, ha toccato il livello X 9.1 nel pomeriggio di giovedì 3 ottobre. Questi eventi hanno generato forti venti solari, che si sono combinati per creare aurore polari straordinarie e manifestazioni luminose rare, come i SAR (Stable Auroral Red Arcs), che hanno dipinto i cieli nella notte di domenica 6 ottobre.
Le macchie solari AR 3842 e AR 3844 al centro dell’attività
I brillamenti solari recenti provengono dal complesso di macchie solari AR 3842, situato nella zona centrale del Sole e attualmente rivolto direttamente verso la Terra. Questa regione mostra una forte attività magnetica, che ha generato intense emissioni di energia dirette nello spazio interplanetario.
Accanto a AR 3842, un’altra regione attiva, denominata AR 3844, sta guadagnando potenza e potrebbe presto generare nuovi eventi di elevata intensità. L’aumento del numero di macchie solari indica l’approssimarsi del massimo solare, previsto nei prossimi mesi, con ulteriori spettacoli luminosi e possibili impatti sulle tecnologie terrestri.
tempesta solare (ph wp)
Conseguenze e prospettive per i prossimi mesi
Le tempeste geomagnetiche causate dall’aumento dell’attività solare possono avere effetti significativi. Le aurore boreali, normalmente visibili nelle alte latitudini, potrebbero estendersi a regioni più meridionali, offrendo nuove opportunità di osservazione.
Gli esperti monitorano attentamente l’evoluzione dell’attività solare, consapevoli dei possibili rischi per le infrastrutture tecnologiche. Le telecomunicazioni, la navigazione GPS e la rete elettrica sono particolarmente vulnerabili agli effetti delle potenti eruzioni solari.
Con il ciclo solare 25 ormai vicino al suo massimo, gli astronomi e gli scienziati continueranno a studiare questi fenomeni per comprendere meglio il comportamento della nostra stella madre e minimizzare i possibili impatti sulla Terra.
A cura di Daniela Giuffrida
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