Negli ultimi decenni, l’obesità è diventata una delle principali preoccupazioni per la salute pubblica a livello mondiale. Secondo un recente studio pubblicato su The Lancet, il numero di adulti in sovrappeso o obesi è passato da 731 milioni nel 1990 a 2,11 miliardi nel 2021, con previsioni che indicano un ulteriore aumento fino a 3,8 miliardi entro il 2050. Anche tra i giovani, la situazione è preoccupante: si prevede che entro il 2050 quasi un terzo dei bambini e degli adolescenti sarà in sovrappeso o obeso.
Implicazioni per la salute e l’economia
L’aumento dell’obesità comporta gravi conseguenze per la salute, tra cui un rischio maggiore di sviluppare diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Oltre agli effetti sulla salute, l’obesità rappresenta un peso significativo per le economie nazionali. Le stime indicano che, entro il 2035, l’impatto economico globale dell’obesità potrebbe raggiungere i 4,32 trilioni di dollari, equivalenti al 3% del PIL mondiale.
Disparità regionali e fattori contributivi
L’obesità non colpisce tutte le regioni allo stesso modo. I paesi a basso e medio reddito stanno registrando aumenti più rapidi nella prevalenza dell’obesità rispetto alle nazioni ad alto reddito. Fattori come l’accesso limitato a cibi sani, la diffusione di alimenti ultra-processati e la mancanza di spazi sicuri per l’attività fisica contribuiscono a questa tendenza. Inoltre, le politiche deboli nel controllo del marketing alimentare e servizi sanitari inadeguati aggravano la situazione.
La situazione in Italia
Anche l’Italia non è immune a questa tendenza. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, l’11,8% degli adulti e il 9,8% dei bambini italiani sono obesi. Questi numeri evidenziano la necessità di interventi efficaci per promuovere stili di vita sani e prevenire ulteriori aumenti dell’obesità nella popolazione.
Necessità di interventi urgenti
Gli esperti sottolineano l’urgenza di implementare politiche efficaci per contrastare l’aumento dell’obesità. Tra le misure raccomandate vi sono l’introduzione di tasse sulle bevande zuccherate, la limitazione della pubblicità di cibi non salutari e la promozione di ambienti che favoriscano l’attività fisica. Senza interventi adeguati, l’obesità continuerà a rappresentare una delle principali sfide per la salute pubblica nel XXI secolo.
A cura di Nadia Raimondi
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