
Malintenzionato PH FP
“Il nome del mio cane”, “la mia data di nascita”, “Juventus1990”, “12345678”. Quanti di noi, per semplicità, hanno affidato le chiavi del proprio mondo digitale a combinazioni così fragili? La password è la porta d’ingresso alla nostra email, ai nostri social media, al nostro conto in banca online. Eppure, troppo spesso, la trattiamo come un post-it da attaccare allo schermo invece che come la porta blindata che dovrebbe essere.
L’obiettivo di questo articolo non è colpevolizzarvi, ma potenziarvi. Fornirvi una cassetta degli attrezzi semplice e potente per costruire, gestire e proteggere le vostre password, trasformando quella che oggi potrebbe essere una vulnerabilità in una fortezza inespugnabile.
L’anatomia di una password debole: analisi di un errore comune
Una password non è solo una parola, ma una formula. I criminali informatici non provano a “indovinare” la vostra password seduti a una scrivania; usano software potentissimi che testano milioni di combinazioni al secondo. Vediamo perché una password comune è un invito a nozze per loro.
Analizziamo un classico esempio: MariaRossi1985
A prima vista, sembra avere tutto: maiuscole, minuscole, numeri. Ma per un computer è un libro aperto.
- Il nome e cognome (
MariaRossi): Questo è il punto più debole. Nomi, cognomi e parole comuni (come “password”, “ciao”, “juventus”) sono le prime cose che i software provano, attingendo da sterminati elenchi chiamati “dizionari”. Usare parole di senso compiuto è come lasciare la chiave sotto lo zerbino. - L’anno di nascita (
1985): Questo è l’errore più ingenuo e diffuso. Le date di nascita, gli anniversari o sequenze numeriche semplici (1234) sono il secondo elemento che i programmi di attacco aggiungono alle parole comuni. Se un criminale conosce il vostro nome e la vostra email, trovare la data di nascita sui social media è un gioco da ragazzi. - La mancanza di simboli: L’assenza di caratteri speciali (
!,?,@,#,%,&) riduce drasticamente il numero di combinazioni possibili, rendendo il lavoro dei software di “cracking” molto più veloce.
Regola d’oro: Se una password è composta da informazioni personali o parole che si trovano su un dizionario, non è una password sicura. È solo un’illusione di sicurezza.
Il pericolo più grande: usare la stessa chiave per ogni porta

Password PH FP
Ammettiamolo, lo abbiamo fatto quasi tutti. Usare la stessa password per l’email, per Facebook, per il sito di shopping online e per quel vecchio forum a cui ci siamo iscritti nel 2010. Questo è l’errore più critico che si possa commettere e si chiama riutilizzo delle password.
Immaginate di avere una chiave magica che apre la porta di casa, l’auto, l’ufficio e la cassetta di sicurezza in banca. Comodissimo, vero? Ma se un ladro ve la ruba, non perde solo la vostra auto; perde tutto.
Online funziona allo stesso modo. Non è necessario che un hacker attacchi direttamente la vostra banca. Gli basta violare il database di quel vecchio forum poco sicuro. Una volta ottenuto l’elenco di email e password da lì (un evento chiamato data breach), la prima cosa che farà sarà provare quella stessa combinazione di email e password su tutti i servizi più importanti: Gmail, Outlook, Amazon, PayPal. È una scommessa quasi sempre vinta.
Consiglio pratico: impara la tecnica della “frase segreta”
“Ma come faccio a ricordare una password come `T$78x!z&@pQ`?” Semplice: non devi. Devi solo ricordare un metodo per crearla. Ecco la tecnica della “frase segreta” (passphrase), facile da memorizzare per te e quasi impossibile da indovinare per un computer.
- Scegli una frase che solo tu puoi ricordare facilmente. Deve essere lunga e personale, ma non ovvia. Non “Casa dolce casa”, ma qualcosa di più specifico.
Esempio: “Il mio primo concerto è stato quello dei Queen a Bologna nel 1984!” - Crea un acronimo con le iniziali di quella frase. Prendi la prima lettera di ogni parola.
Esempio:ImpcèsQdBn1984! - Analizziamo il risultato:
ImpcèsQdBn1984!- È lunga (16 caratteri).
- Contiene maiuscole (
I,Q,B,N). - Contiene minuscole (
m,p,c,è,s,d). - Contiene numeri (
1984). - Contiene simboli (
è,!). - Non ha senso compiuto per un estraneo.
Questa password è infinitamente più sicura di MariaRossi1985 ma per voi è facile da ricostruire mentalmente ogni volta.

Password PH FP
La soluzione definitiva: il tuo portachiavi digitale (Password Manager)
La tecnica della frase segreta è eccellente per le password più importanti (l’email principale, il computer, il telefono). Ma come gestire le decine, se non centinaia, di password diverse per ogni singolo servizio online?
La risposta è un Password Manager.
Pensate a un password manager come a un portachiavi digitale blindato. Il suo funzionamento è semplicissimo:
- Si installa come un’app sul telefono o un’estensione nel browser (Chrome, Firefox, Safari).
- Si crea una sola, robustissima “Master Password” (usando la tecnica della frase segreta, per esempio!) che sarà l’unica che dovrete mai più ricordare.
- Ogni volta che vi registrate a un nuovo sito, il password manager crea e salva per voi una password lunghissima e casuale (es:
j5&zP@9!bK#vW*2G). - Quando tornate su quel sito, il password manager riconosce la pagina e inserisce automaticamente la password corretta dopo che voi avrete inserito la vostra Master Password (o usato l’impronta digitale/riconoscimento facciale).
Vantaggi:
- Sicurezza massima: Ogni account ha una password unica e inviolabile.
- Comodità estrema: Non dovete più ricordare o digitare nulla.
- Controllo totale: Avete tutte le vostre “chiavi” in un unico posto, protetto e crittografato.
Esempi di Password Manager facili, affidabili e gratuiti (o con ottimi piani gratuiti):
- Bitwarden: Considerato da molti il migliore per il suo eccezionale piano gratuito, è open source e funziona su tutti i dispositivi.
- Google Password Manager: Se usate Chrome e dispositivi Android, è già integrato e funziona benissimo. Semplice e immediato.
- Portachiavi Apple (iCloud Keychain): Se siete nell’ecosistema Apple (iPhone, Mac, iPad), è la soluzione nativa, perfettamente integrata e trasparente.
Ricordate: la sicurezza digitale non è una meta irraggiungibile, ma una serie di buone abitudini. Cominciate oggi a costruire la vostra fortezza: la prima pietra è una password a prova di hacker.
A cura di Davide Cannata
Leggi anche: Truffe Online: riconoscerle e difendersi