Oscar Iarussi dialoga con Monda tra cinema, letteratura e memoria
Il Matera International Film Festival – MATIFF per chi ama gli acronimi agili – apre il sipario della sua sesta edizione con una serata che ha il profumo delle cose importanti, quelle che restano.
Sabato 2 agosto, nella suggestiva cornice di Riva dei Ginepri – Marina di Pisticci, Antonio Monda presenta il suo ultimo libro: Incontri ravvicinati, un viaggio intimo e affilato tra le pieghe della cultura americana, vissuta, respirata e raccontata da uno che non l’ha solo studiata, ma che l’ha abitata davvero.
Con lui sul palco, alle ore 19.00, ci sarà Oscar Iarussi, giornalista e direttore del BIF&ST, per un dialogo che promette scintille e verità, spunti colti e ironie pungenti.
“Siamo orgogliosi di aprire con questo evento e in compagnia di due pilastri della cultura cinematografica italiana, che da anni sostengono il cinema dell’eccellenza non solo a livello nazionale ma soprattutto internazionale” ha dichiarato con convinzione Leonardo Fuina, presidente del festival. Una dichiarazione che suona come una premessa e una promessa: quest’edizione del MATIFF non si accontenta della celebrazione, ma vuole raccontare storie. Quelle vere. Quelle che lasciano un segno.

Incontri ravvicinati, Antonio Monda
Ritratti d’autore tra New York e Hollywood
Antonio Monda non ha bisogno di effetti speciali. Ha New York nel sangue e nel passo, e un’idea precisa di cosa voglia dire costruire un’identità culturale tra due mondi. Non si è mai limitato a osservare: ha vissuto, ascoltato, parlato, guardato negli occhi chi di arte e cinema ha fatto la propria lingua madre.
Nel libro Incontri ravvicinati, Monda mette in fila 150 ritratti. E lo fa con lo stile di chi la retorica la lascia fuori dalla porta e preferisce il racconto nudo, diretto, senza cornici.
Ci sono nomi che fanno tremare le ginocchia anche solo a scriverli: Meryl Streep, Al Pacino, Muhammad Ali, David Foster Wallace, Martin Scorsese, Ingrid Bergman, Susan Sontag, Stephen King, Cate Blanchett, Philip Roth, Robert De Niro, Toni Morrison, Gore Vidal… una costellazione che non ha bisogno di presentazioni, ma solo di essere ascoltata nella voce di chi li ha veramente incontrati.
L’autore: “Mi hanno cambiato per sempre”
Monda non si nasconde:
“Incontri ravvicinati raccoglie 150 ritratti di altrettante personalità che mi hanno segnato indelebilmente e fatto diventare l’uomo che sono. Il titolo è un omaggio al capolavoro di Steven Spielberg, uno dei miei film preferiti”.
Lo dice senza enfasi, ma con quella malinconia lucida e affettuosa che accompagna sempre i veri testimoni. Non c’è nostalgia, solo consapevolezza. Ogni pagina del libro racconta la bellezza dell’esserci stati, dello scambio reale, della fragilità che si fa forza.
Una partenza che sa di cinema e vita
Il MATIFF comincia così, con un incontro, come è giusto che sia. Un uomo, un libro, una storia. Un pubblico che ascolta. E quel silenzio pieno, denso, che si crea quando le parole sono vere e chi le pronuncia ha qualcosa da dire.
Questa non è solo un’apertura di festival.
È una dichiarazione d’intenti.
Un modo per ricordare che il cinema, prima ancora che immagine, è relazione.
E che i veri capolavori – quelli che non finiscono mai nei titoli di coda – si costruiscono tra una cena, una confidenza e una domanda fatta bene.
A cura di Veronica Aceti
leggi anche: il nemico invisibile del terzo millennio