Home Daynews24Ciak Cine Award 2025: l’eredità di Aquino Reato

Ciak Cine Award 2025: l’eredità di Aquino Reato

La cerimonia veneziana celebra l’eredità di Aquino Reato tra emozioni, ricordi e un futuro che si rinnova attraverso tre generazioni

by Nora Taylor
marco reato ph press

Un premio dedicato a un pioniere del grande schermo

Marco Reato ha ricevuto a Venezia il prestigioso “Premio Amici per il Cinema”, istituito in memoria di suo padre, Aquino Reato. L’annuncio ha avuto luogo durante la cena di gala organizzata da Starlight sotto la direzione di Paolo Chiparo, in stretta collaborazione con Scarpatipress, guidata da Fabio Scarpati, e con la conduzione di Beppe Convertini. La motivazione del premio ha evidenziato l’importanza di una visione unica: “Aquino Reato ha trasformato il cinema in un’esperienza condivisa, creando comunità e portando la magia del grande schermo ovunque”.

Accanto a Marco, la nipote Alessia ha partecipato alla cerimonia, segnando un passaggio simbolico tra generazioni che ancora oggi alimentano la passione per il cinema. La serata ha restituito al pubblico la figura di un uomo che, già nel 1952, aveva intuito il ruolo sociale delle immagini in movimento. Con un semplice camioncino e un proiettore 35 mm, Aquino trasformava le piazze dei piccoli borghi in sale cinematografiche all’aperto, spesso in contesti dove la televisione non era ancora arrivata.

Ricordi di una magia condivisa

Marco Reato ha raccontato con emozione: «Era un evento straordinario: ogni famiglia portava la propria sediolina oppure una coperta da stendere per terra. Quelle immagini rimanevano impresse per sempre». L’inventiva di Aquino Reato non si fermò qui: negli anni Settanta creò cinema prefabbricati itineranti, fino a realizzare, nel 1984, un gigantesco schermo mobile di venti metri per dieci, capace di ospitare mille spettatori con audio Dolby Surround. Questa intuizione anticipava di gran lunga i tempi e dimostrava la sua instancabile determinazione. «Papà guardava sempre oltre, non si accontentava mai di quello che già esisteva», ha aggiunto Marco.

La passione che attraversa le generazioni

marco reato ph press 5

marco reato ph press

Cresciuto immerso in quell’atmosfera creativa, Marco iniziò presto a contribuire all’impresa di famiglia: dal ruolo di maschera e addetto ai manifesti fino a diventare proiezionista a soli tredici anni. «Non ho mai sbagliato un film, mentre altri a volte montavano le pellicole al contrario», ha raccontato con orgoglio. La stessa passione ha contagiato Alessia, che dopo un’esperienza televisiva ha deciso di formarsi a Los Angeles, aspirando a un futuro nel cinema internazionale.

Un’eredità collettiva che unisce comunità

L’omaggio a Venezia non ha celebrato soltanto ricordi personali, ma ha reso omaggio a un’eredità collettiva: il cinema come strumento di unione, incontro e condivisione. «Questo premio appartiene a papà, ma in fondo un po’ anche a me, perché la mia vita è stata segnata interamente dai suoi sogni», ha concluso Marco Reato. La serata ha sottolineato il vero significato del grande schermo: trasformare ogni proiezione in un’esperienza che lega generazioni, mantenendo viva la magia che Aquino Reato aveva acceso settant’anni fa.

A cura di Nora Taylor
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