Home Daynews24Gluten free, ma non liberi: il prezzo dei pregiudizi

Gluten free, ma non liberi: il prezzo dei pregiudizi

Un nuovo approfondimento del progetto Orgoglio Free, promosso da Nutrifree, esplora la dimensione sociale e psicologica della vita gluten free, indagando i pregiudizi, lo stigma e il vissuto quotidiano delle persone celiache, con l’obiettivo di favorire una cultura del riconoscimento e dell’accoglienza.

by Martina Fatuzzo
pane e sostituti ph sito web nutrifree

Un progetto che diventa movimento e dà voce alle esperienze reali

Dopo aver raccolto le esperienze e le riflessioni di oltre 3.000 persone tra celiaci, intolleranti e caregiver, il progetto Orgoglio Free – sostenuto da Nutrifree, marchio leader nel settore del “free from” – si amplia con un nuovo capitolo di ricerca e ascolto. Non si limita più a essere un manifesto, ma evolve in un vero movimento culturale che racconta il volto umano della celiachia: quello che riguarda la socialità, la condivisione, la necessità di sentirsi accettati e riconosciuti.
Dalla scuola al ristorante, dalle vacanze alle cene tra amici, emerge un dato chiaro: per chi vive senza glutine, il percorso fuori casa resta una sfida complessa, fatta di sensibilità, consapevolezza e dialogo.

Mangiare fuori casa resta una sfida quotidiana

dott.ssa lara pegalotti ph sito web dott.ssa lara pegalotti

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I nuovi dati elaborati da Personalive raccontano una realtà in cui il disagio non è soltanto fisico, ma anche sociale e relazionale.

  • Il 55% delle persone dichiara di provare ansia quando mangia fuori.
  • Il 77% si è sentito trattato con superficialità da personale di sala o ristoratori.
  • Il 52% ha ascoltato commenti come “la celiachia è solo una moda”.
  • Il 65% ha ricevuto proposte di piatti contenenti glutine accompagnate dalla frase “tanto è solo un po’…”.

“Il disagio nasce quando una persona si sente fuori posto, non compresa e non accolta” – spiega la Dott.ssa Lara Pelagotti, psicologa e psicoterapeuta – “Il luogo fisico, come un bar o una cena tra amici, diventa il simbolo di un pregiudizio che può ferire più del glutine stesso.”

Dalla difficoltà alla consapevolezza: la celiachia si trasforma

dott.ssa dietista marta civettini ph sito web dott.ss marta civettini

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Per molte persone, vivere gluten free significa dover spiegare continuamente la propria condizione, giustificarsi, e allo stesso tempo educare chi non conosce la celiachia. Tuttavia, da questa esperienza nasce anche la forza di reagire e la voglia di fare chiarezza. Le risposte alla survey mostrano emozioni di fragilità, ma anche di resilienza e orgoglio.
Molti raccontano di aver imparato a conoscersi meglio, di aver riscoperto il valore del cibo e di aver trovato nuovi modi di vivere la socialità.
Uno dei risultati più rilevanti riguarda la percezione di chi segue rigorosamente la dieta senza glutine: viene spesso definito “esagerato” o “complicato”, ma questa visione è profondamente distorta. La dieta gluten free non è una scelta, bensì una cura essenziale.
“Il paradosso è che chi rispetta in modo rigoroso la dieta senza glutine, unica vera terapia per la celiachia, viene percepito come eccessivo” – sottolinea Marta Civettini, celiaca e prima dietista dei celiaci in Italia, seguita da oltre 70.000 follower su Instagram – “In realtà, seguire la dieta significa prendersi cura della propria salute. Minimizzare questa necessità o considerarla una moda è ciò che risulta davvero assurdo.”

Molte persone, pur scegliendo di non parlare apertamente della propria condizione, non si isolano: cercano sostegno, si confrontano, partecipano a community e condividono soluzioni pratiche. Questo scambio tra pari rappresenta una delle risorse più preziose.
“Quando manca il riconoscimento sociale, la persona può sentirsi invisibile o addirittura colpevolizzata. Ma quando l’ambiente accoglie e comprende, nasce un senso di dignità e appartenenza. Parlare dei bias è fondamentale per correggere i pregiudizi e creare connessione.” – afferma ancora la Dott.ssa Pelagotti.

Stereotipi da sfatare e nuove consapevolezze da diffondere

Le difficoltà non derivano solo dalla mancanza di alternative alimentari, ma anche dai giudizi superficiali di chi non conosce la celiachia. Commenti come “Dai, oggi puoi sgarrare” o “Neanche la birra puoi bere?” possono diventare vere e proprie micro-ferite, che lasciano il segno.
I dati lo confermano:

  • Il 76% delle persone celiache si dichiara infastidito dagli stereotipi.
  • Il 52% sceglie di spiegare la propria condizione agli altri.
  • Il 70% pianifica con attenzione ogni vacanza per evitare problemi.
  • Il 53% porta cibo da casa anche in occasioni sociali.

Con il tempo, chi vive la celiachia sviluppa una forte capacità di adattamento e gestione, che va oltre l’ambito alimentare. “Chi vive la celiachia non è solo un paziente, ma diventa spesso un educatore inconsapevole” – prosegue la Dott.ssa Pelagotti“Ogni giorno si trova a spiegare, chiarire e normalizzare la propria condizione per aiutare gli altri a capire.”

Dalla conoscenza alla connessione: verso una nuova cultura sociale

biscotti e colazione ph sito web nutrifree

biscotti e colazione ph sito web nutrifree

Oggi la celiachia non rappresenta più un limite, ma una condizione che richiede consapevolezza, rispetto e informazione. Le persone celiache – insieme a genitori, amici e caregiver – stanno costruendo una nuova narrazione basata su autonomia, empatia e conoscenza condivisa.
La survey rivela un aspetto interessante: con il tempo cambia il modo di vivere la propria condizione. Alla fatica di dover spiegare tutto subentra un senso di sicurezza e padronanza. “È vero, spesso veniamo percepiti come esagerati” – conclude Marta Civettini“Ma comprendere che la priorità non è giustificarsi, bensì far conoscere davvero la celiachia, diventa una conquista. C’è ancora tanto da raccontare e da chiarire.”

Orgoglio Free: da idea a campagna di cambiamento

Con questa nuova fase, Orgoglio Free evolve e diventa una campagna attiva contro i bias e i falsi miti, con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’inclusione concreta. Nutrifree continua ad ascoltare e valorizzare le voci della propria community, sostenendo ogni giorno un dialogo aperto e costruttivo sul tema del vivere “free from”.


CONTATTI PER LA STAMPA
Edelman
Rossella Camaggiorossella.camaggio@edelman.com
Rossella Digiacomorossella.digiacomo@edelman.com


Fondata nel 2005 ad Altopascio, in Toscana, Nutrifree nasce con l’obiettivo di innovare il mondo dei prodotti senza glutine, fino ad allora limitato a proposte poco gustose e prive di equilibrio nutrizionale. Fin dall’inizio, il marchio si distingue per una visione chiara: liberare il piacere del gusto nella vita “free from”.
Con il lancio del suo prodotto simbolo, Panfette, primo pane per celiaci realizzato con olio extravergine di oliva, l’azienda inaugura un nuovo approccio inclusivo, capace di unire celiaci e non celiaci intorno alla stessa tavola.
Nel corso degli anni, Nutrifree ha ampliato la propria gamma fino a diventare uno dei marchi con l’assortimento più completo: farine, mix, pane, sostituti e prodotti da colazione, fino alle proposte per le ricorrenze.
Grazie a investimenti costanti in ricerca e sviluppo, oggi Nutrifree è presente nei principali punti vendita specializzati, nella grande distribuzione e anche nel canale Ho.Re.Ca., portando avanti la missione di rendere la vita “free from” sempre più accessibile, gustosa e inclusiva.

A cura di  Nina 
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