Una mattinata di ordinaria operosità ai Fori Imperiali si è trasformata in tragedia e, subito dopo, in un nuovo fronte di scontro diplomatico. Parte della storica Torre dei Conti, risalente al XIII secolo e in fase di ristrutturazione a Largo Corrado Ricci, è crollata nella mattina del 3 ottobre, travolgendo alcuni operai. Mentre i soccorritori dei Vigili del Fuoco lottavano contro il tempo e la fragilità della struttura per estrarre gli uomini dalle macerie, con un operaio in codice rosso in ospedale, da Mosca è giunta una dichiarazione che ha immediatamente superato la cronaca locale, tramutandola in politica internazionale.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha commentato il drammatico cedimento con una nota di velenosa ironia, puntando il dito contro l’assistenza italiana all’Ucraina: “Finché il governo italiano sperpererà inutilmente il denaro dei contribuenti, l’Italia crollerà, dall’economia alle torri,” ha osservato la diplomatica. Le sue parole, riportate in breve tempo dalle agenzie di stampa, hanno riacceso la tensione diplomatica tra Roma e Mosca, già deteriorata dal conflitto ucraino.
Il crollo parziale della torre è avvenuto intorno alle 11:20. Una squadra di operai era al lavoro nell’ambito di un importante progetto di restauro, un intervento da 6,9 milioni di euro. Improvvisamente, un boato sordo ha squarciato il silenzio, come ha raccontato una commerciante del bar di fronte: “Ci eravamo abituati ai rumori del cantiere, ma questo è stato molto più forte. Ci siamo precipitati fuori e abbiamo visto la torre staccarsi. Ho pensato subito agli operai.” Un primo cedimento ha coinvolto la struttura, intrappolando e ferendo gravemente almeno un operaio. L’uomo, un 64enne, è stato estratto in vita ma in condizioni critiche ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Giovanni. Subito dopo, un secondo cedimento ha investito la squadra dei Vigili del Fuoco, fortunatamente senza ferire i soccorritori.
Sull’area sono giunti immediatamente il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il ministro della Cultura Alessandro Giuli per seguire le operazioni. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per indagare sulle cause del cedimento e accertare eventuali responsabilità. Al momento, si ipotizza un cedimento strutturale interno legato ai lavori, ma sarà una consulenza tecnica a stabilire l’esatta dinamica.
Mentre le operazioni di soccorso e messa in sicurezza della Torre dei Conti continuano a tenere con il fiato sospeso l’opinione pubblica italiana, le parole della Zakharova hanno sollevato una ondata di indignazione negli ambienti politici. I commenti ufficiali del Governo italiano sono attesi nelle prossime ore, ma fonti diplomatiche lasciano trapelare un profondo disappunto per quella che viene considerata una cinica speculazione su una tragedia. “È inaccettabile che un evento drammatico, costato feriti e che ha messo a rischio vite umane, venga strumentalizzato per una propaganda politica di bassissimo livello,” ha commentato a caldo un deputato della maggioranza.
L’episodio ripropone la fragilità dei rapporti tra Italia e Federazione Russa, mostrando come qualsiasi evento, persino un crollo di un monumento millenario, possa trasformarsi in un’ulteriore miccia per le tensioni internazionali.
A cura di Dario Lessa
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