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Un addio che gela l’Italia intera

Addio al 'Re' del Barattolino: Loriano Bagnoli, l'uomo che ha dato un cuore di gelato all'Italia Il patron di Sammontana scompare a 86 anni, lasciando un impero globale nato da un’intuizione toscana e dalla tenacia di tre fratelli

by Davide Cannata
sammontana

Si spegne a 86 anni una delle figure cardine dell’imprenditoria italiana del dopoguerra, un uomo che, con discrezione e audacia, ha trasformato un prodotto artigianale in un simbolo del piacere domestico e del gusto italiano nel mondo. Loriano Bagnoli, presidente onorario e anima storica di Sammontana, ci lascia proprio mentre il ricordo del suo “Barattolino” è più che mai vivo nelle case e nella nostalgia collettiva.

La storia di Sammontana, lo si sa, inizia in un’Empoli ancora ferita dalla guerra, con il padre Romeo Bagnoli e i fratelli di Loriano, Renzo e Sergio, che rilevano nel 1948 un semplice bar-latteria. Ma furono proprio i fratelli, e in particolare Loriano, con la sua visione acuta e la sua capacità di guardare oltre la provincia, a imprimere la svolta decisiva.

Una soffiata, un’indiscrezione che si tramandava in famiglia, narra che il vero colpo di genio, l’intuizione meccanica che permise di industrializzare la produzione, arrivò recuperando macchinari per la produzione di ice-cream abbandonati dalle truppe americane in un deposito a Genova. Un pizzico di improvvisazione geniale e la sapienza meccanica di Sergio diedero il via a tutto, con Loriano a tessere le fila della strategia commerciale.

A dispetto di colossi esteri come Algida e Motta, Loriano Bagnoli e i suoi fratelli hanno costruito un impero saldamente italiano, puntando sull’innovazione – chi non ricorda il primo gelato formato famiglia che spopolò con la diffusione dei frigoriferi domestici? – e su un’attenta cura della qualità che affonda le radici nella tradizione. Il nome, lo sussurrano gli addetti ai lavori, è un omaggio alla vicina Fattoria Sammontana di Montelupo Fiorentino, da cui proveniva il latte fresco, a sigillare un legame indissolubile con il territorio toscano.

Oggi, l’azienda da centinaia di milioni di euro di fatturato, con brand storici come il Barattolino e la Coppa Oro, proiettata persino nel settore della croissanterie con Tre Marie, è saldamente in mano alla terza generazione. Loriano, fino all’ultimo, ha vegliato sull’attività, un patriarca stimato che non ha mai smesso di credere nella forza del legame familiare e del “saper fare” italiano.

A cura di Dario Lessa

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