Compensi da capogiro nei cieli d’Europa: l’analisi economica sugli stipendi dei CEO aerei Il boom post-pandemico spinge la remunerazione dei vertici, con IAG in testa alla classifica dei più pagati.
Il settore aereo europeo, dopo aver navigato le turbolenze della pandemia, ha imboccato una rotta di decisa ripresa nel 2024, un andamento che si è riflesso in modo significativo nei pacchetti retributivi destinati ai propri massimi dirigenti. La remunerazione dei Chief Executive Officer (CEO) delle principali compagnie aeree del continente non è solo una cifra da bilancio, ma un vero e proprio indicatore dello stato di salute finanziaria e delle strategie di crescita adottate.
L’attenzione si concentra sui compensi complessivi che, secondo una dettagliata analisi del Corriere della Sera basata sui bilanci ufficiali, hanno raggiunto vette notevoli. L’aggregato dei compensi di una dozzina di CEO ha superato i 40 milioni di euro complessivi nel 2024, segnando un incremento del 18% rispetto all’anno precedente. Questa escalation riflette il ritorno alla redditività, l’espansione delle rotte e la gestione efficace delle sfide operative, elementi che nei modelli di governance aziendale si traducono in bonus e incentivi legati alle performance. Il legame tra successo aziendale e retribuzione manageriale si manifesta in modo lampante in questo comparto ad alta intensità di capitale.
Quanto guadagnano, dunque, i capitani di queste flotte economiche? La classifica dei CEO più pagati evidenzia come i gruppi di maggiori dimensioni e con strategie di consolidamento aggressive siano disposti a investire cifre cospicue nella loro leadership.
Al vertice di questa piramide retributiva si posiziona Luis Gallego, l’amministratore delegato di International Airlines Group (IAG), il colosso che detiene British Airways, Iberia, Vueling e Aer Lingus. La sua remunerazione stimata ha superato i 5,5 milioni di euro, una cifra che sottolinea la complessità e la vastità del gruppo che dirige. A stretto giro segue Carsten Spohr, CEO di Lufthansa, con circa 5,23 milioni di euro, a testimonianza della solidità del principale vettore tedesco e delle sue sussidiarie. Il terzo posto è occupato da Ben Smith di Air France-KLM, che sfiora i 4,9 milioni di euro, riflettendo gli sforzi di integrazione e rilancio del gruppo franco-olandese.
Sorprendentemente, nella parte alta della classifica si è distinto anche Dimitrios Gerogiannis di Aegean Airlines, che ha ricevuto circa 4 milioni di euro, superando i compensi di alcuni vertici di compagnie più grandi. Questi dati non solo mappano la ricchezza dei compensi, ma evidenziano anche le diverse filosofie retributive in un settore cruciale per l’economia europea e globale.
A cura di Dario Lessa