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Milano Tattoo Convention: un viaggio nel mondo della body art

Una full immersion nell'universo della body art che unisce maestri storici e nuovi talenti in un'atmosfera vibrante

by Davide Cannata
milano tattoo convention 2026 ph press

La Milano Tattoo Convention 2026 trasforma ancora una volta Milano nella capitale internazionale dell’arte sulla pelle, con tre giorni di tatuaggi, performance e mostre che vanno ben oltre il semplice appuntamento per addetti ai lavori. L’evento, arrivato alla sua 29ª edizione, conferma la convention come uno dei principali crocevia culturali globali dedicati al tatuaggio e alle arti visive contemporanee.

Un tempio internazionale del tatuaggio

Dal 23 al 25 gennaio 2026 il Superstudio Maxi di Viale Famagosta 73 ospiterà oltre 500 tatuatori provenienti da tutto il mondo, pronti a lavorare dal vivo, incontrare il pubblico e mostrare tecniche e stili diversissimi tra loro. La convention, nata nel 1996 come “party tra amici entusiasti di tatuaggi, musica e moto”, è oggi un evento di respiro globale che richiama appassionati, curiosi e professionisti da ogni continente.

milanotattooconvention 2026 ph press 2

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L’atmosfera è quella di una grande cittadella creativa, dove tra tattoo contestlive performance e stand dedicati all’arte e alla cultura street, il tatuaggio viene raccontato come linguaggio artistico, identitario e narrativo. In questo contesto la diversità degli stili è centrale: dal tradizionale al micro-realismo, dal Chicano al blackwork, fino al full body e alle tecniche manuali come il Tebori giapponese, ogni approccio trova il proprio spazio.

Tradizione, riti e sperimentazione sulla pelle

Uno degli elementi più affascinanti dell’edizione 2026 è il dialogo tra tradizioni antichissime e ricerca contemporanea. Tra gli ospiti spicca Razzouk, titolare del celebre studio di Gerusalemme attivo dal 1300, considerato il primo studio di tatuaggi al mondo: un luogo dove si tramandano da secoli motivi religiosi e simboli storici, oggi reinterpretati per un pubblico globale.

La memoria italiana prende forma nei tatuaggi lauretani di Jona, che recupera l’arte dei Marcatori di Loreto tra Quattrocento e Cinquecento, quando i pellegrini si facevano imprimere sulla pelle simboli devozionali come testimonianza del viaggio. All’estremo opposto, ma con la stessa cura del gesto, la tecnica manuale Tebori arriva al pubblico milanese grazie a Horizakura e Horibudo, che mostrano come una bacchetta con aghi possa creare sfumature e profondità impossibili da replicare con la macchinetta elettrica.

Non mancano i grandi protagonisti del realismo e del micro-realismo: tra gli altri Steve Butcher, considerato il “re del realismo”, e gli italiani Elisa Rossini (Ero11)Alberto Marzari e Sir Edward, capaci di trasformare porzioni minuscole di pelle in ritratti e scene iper-dettagliate. A raccontare il legame tra tatuaggio e musica arrivano artisti come Valentina Tattoo, nota per il tatuaggio live sul palco del cantante Alfa, che ha impresso sulla propria pelle il numero dei fan del tour come gesto di gratitudine collettiva.

Arte oltre la pelle: la mostra “Artefice 2026”

La Milano Tattoo Convention non è solo aghi e inchiostro: per il 2026 viene presentata “Artefice 2026”, una collettiva di pittura con direzione artistica di Claudia Ferrarini che raccoglie 30 tatuatori-artisti internazionali. Il tema scelto è “La Paura”, emozione primaria che protegge ma può diventare strumento di controllo, interpretata con linguaggi pittorici personali, tra simboli, figure oniriche e visioni quasi cinematografiche.

La mostra nasce per ribadire che il tatuatore è a tutti gli effetti un artista contemporaneo, capace di spostare il proprio immaginario dalla pelle alla tela senza perdere intensità. In esposizione ci saranno, tra gli altri, nomi come Simone Marchi, Robert Hernandez, Diego Lanzone, Mike Dorsey, Mario Crepaldi, Benjamin Laukis, Natalie Nox, Vale Lovette, Pongo, Francesca Di Lodovico, Barbara Belfiore e Luca Perciabosco, chiamati a confrontarsi con il “mostro” personale e collettivo che ciascuno associa alla paura. Per il pubblico, è l’occasione di vedere come gli stessi artisti che realizzano schiene, braccia e gambe interamente tatuate costruiscono mondi paralleli su carta e tela.

milanotattooconvention 2026 ph press

milanotattooconvention 2026 ph press

Programma, spettacoli e dimensione sociale

La tre giorni al Superstudio Maxi sarà scandita da un fitto programma di eventi, con apertura già dal primo pomeriggio del venerdì e chiusura in serata. Ogni giornata prevede una serie di contest a tema – dai migliori tatuaggi black & grey alle categorie color, fino ai premi dedicati alle grandi composizioni e allo stile orientale – che culminano nei riconoscimenti “Best of the day” e “Best of Show”.

Accanto ai contest, il palco ospiterà live show di danza, Breaking Show, spettacoli come Bubble Magic Show e performance di Suspended Gravity, che trasformano la convention in un vero festival delle arti performative. In mezzo agli stand, il pubblico potrà incontrare tatuatori amatissimi anche fuori dal circuito di nicchia – da chi ha lavorato con artisti come Sfera Ebbasta, Lazza, Fedez, Emis Killa, Tony Effe, Daniele De Rossi, J‑Ax, Cara Delevingne e molti altri – confermando la convention come luogo in cui si incrociano underground, mainstream e sperimentazione.

Tra macchinette, aghi e opere pittoriche, la Milano Tattoo Convention 2026 si propone così come un’esperienza immersiva: un fine settimana in cui la pelle diventa pagina, il corpo palcoscenico e la città di Milano un grande laboratorio creativo aperto a chiunque voglia scoprire quanto lontano possa arrivare oggi l’arte del tatuaggio.

A cura della redazione

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