Nel borgo di Cesi, frazione collinare del Comune di Terni, prende forma un’iniziativa dal grande impatto culturale e sociale: Paz /// esperienza Cesi. Il progetto rientra all’interno di Cesi 2026 – Cesi porta dell’Umbria, porta delle meraviglie: open doors for outdoor, unico intervento umbro tra i 21 selezionati a livello nazionale dal Ministero della Cultura attraverso il PNRR, nell’ambito della Linea A del Bando Borghi.
Il cuore dell’iniziativa punta a rendere Cesi un punto d’incontro per designers, studiosi, amministratori, artisti e creativi, trasformando il borgo in un luogo di riflessione sul vivere contemporaneo, con lo sguardo proiettato verso un futuro in equilibrio tra innovazione e tradizione.

S. Maria Assunta PH Press
Una nuova visione del vivere attraverso il bio village
Con il progetto Paz /// esperienza Cesi, prende forma il bio village – borgo della vita, un concetto che ripensa il significato dell’abitare e del progettare. L’obiettivo principale si concentra sulla ricostruzione di un rapporto autentico con la natura, il paesaggio e la dimensione umana. I partecipanti analizzano la vita nel borgo non solo come esperienza estetica o residenziale, ma come opportunità per sviluppare nuove idee, nuove economie e nuove comunità sostenibili.
Design, filosofia e territorio si incontrano a Cesi
I protagonisti del progetto si ritrovano tra le vie antiche di Cesi dal 15 al 18 luglio 2025 per confrontarsi sul futuro dei borghi italiani. Gli incontri coinvolgono numerose figure di spicco: il poeta e paesologo Franco Arminio, lo storico dell’amministrazione pubblica Carlo Gubellini, sindaco di Castenaso, comune dell’Emilia-Romagna duramente colpito dagli eventi alluvionali, la ricercatrice Rosa Tiziana Bruno, docente presso l’Università Complutense di Madrid e studiosa di educazione ecologica.
Presenti anche i designers Chiara Zhu e Matteo Carboni, esperti di design thinking, il collettivo Utilità Manifesta, con una forte esperienza nel design sociale, e l’archeologo Massimiliano Gasperini, dottore di ricerca in topografia antica all’Università Sapienza di Roma e responsabile degli scavi di Carsulae. A portare il punto di vista della comunicazione sarà Alessandro Ubertis, presidente di Unicom – Unione Nazionale Imprese di Comunicazione.
L’esperienza nel borgo diventa stimolo per creare
Il Laboratorio Cesi, centro pulsante del progetto, invita chi studia e lavora nel campo del design a immergersi nel contesto storico e antropologico del borgo per generare oggetti, linguaggi e visioni legati a un nuovo modo di abitare. Francesco Maria Giuli, ideatore dell’iniziativa, spiega: “L’esperienza che proponiamo presuppone conoscenza, contatto e ascolto del territorio come motore per un nuovo slancio creativo. Designer e studenti saranno chiamati a interrogarsi sui temi fondanti della vita nei borghi e a esplorare i significati profondi del design”.

S. Agnese PH Press
Riscoprire i borghi per ritrovare senso e identità
I partecipanti si pongono domande fondamentali: quale vita vogliamo costruire nei borghi? quali oggetti ci servono per viverla? come possiamo restituire valore alla memoria collettiva attraverso il design? Ogni contributo cerca di dare forma concreta a un’idea di futuro che non rinneghi il passato ma lo valorizzi. L’incontro tra filosofia, etica, estetica, antropologia e design diventa così lo strumento per ridare senso all’abitare e per stimolare un dialogo culturale attivo tra tradizione e modernità.
Cesi diventa modello per il rilancio dei piccoli centri
L’iniziativa Paz /// esperienza Cesi nasce anche per contrastare un fenomeno ormai evidente: lo spopolamento dei piccoli comuni. Il progetto cerca di invertire questa tendenza proponendo modelli abitativi e produttivi alternativi a quelli delle grandi città, oggi spesso alienanti. Il bio village rappresenta una possibilità concreta per restituire centralità e dignità a realtà locali troppo a lungo dimenticate.
A cura di Gabriele Marchioro
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