Orrore e sgomento in Australia, dove quella che doveva essere una festa di luce si è trasformata in una tragedia. A Bondi Beach, nel cuore di Sydney, un attacco armato ha sconvolto la celebrazione di Hanukkah.
Una celebrazione finita nel sangue
Mentre la comunità si riuniva al tramonto per accendere la prima candela, uomini armati hanno aperto il fuoco sulla folla. Almeno dodici persone hanno perso la vita e decine sono rimaste ferite. Tra le vittime figura anche il rabbino della città, colpito mentre presiedeva la cerimonia davanti a circa duemila fedeli. Il panico si è scatenato lungo Campbell Parade poco prima delle 19:00.
La reazione delle forze dell’ordine
Inizialmente confusi con fuochi d’artificio, gli spari hanno presto rivelato la loro natura mortale. La polizia ha reagito prontamente: due attentatori sono stati fermati, uno dei quali ucciso durante lo scontro a fuoco. L’area è stata blindata con l’ausilio di elicotteri e squadre speciali per scongiurare la presenza di altri complici.
Le condanne internazionali
Il commissario del Nuovo Galles del Sud ha confermato la natura mirata dell’azione, definendola un atto terroristico pianificato. Anche Israele ha espresso ferma condanna per il crudele attacco. Il primo ministro australiano ha promesso una risposta durissima contro l’antisemitismo, mentre la spiaggia simbolo di libertà è ora avvolta in un silenzio surreale.
A cura della redazione
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