Un matrimonio simbolo di potere
Jeff Bezos si sposa, e non poteva che farlo all’altezza della leggenda che lui stesso ha costruito. Non sarà un matrimonio, sarà una dichiarazione di potere, stile e narrazione. Venezia diventerà teatro sospeso tra acqua e storia per un evento che punta a riscrivere le regole del lusso moderno.
Prima della laguna, degli ospiti stellari e delle nozze blindatissime sull’Isola di San Giorgio, però c’è stato il tempo dei saluti: gli addii al celibato e al nubilato, orchestrati con discrezione ma pensati come capitoli fondamentali di un racconto che non lascia spazio all’improvvisazione.
Parigi, Spagna e l’incontro a Cannes
Lauren Sánchez ha scelto Parigi, dove a farle compagnia erano presenti donne che non hanno bisogno di presentazioni: Katy Perry, Kim Kardashian, Kris Jenner, la sorella Elena Sánchez Blair e perfino October Gonzalez, moglie dell’ex compagno Tony. Una scelta che parla chiaro: nella nuova vita di Lauren non c’è spazio per le rotture teatrali, ma per la continuità consapevole.
La serata si è svolta in un salotto riservato del ristorante Lafayette’s, dove lo chef ha rivisitato classici francesi in chiave californiana, con un tocco audace di pollo fritto e insalata cesar a fare da apertura. I rigatoni ai funghi e il pollo arrosto, serviti come piatto forte.
Nel frattempo Bezos, lontano dai flash e dal gossip, ha scelto la Spagna per un fine settimana tra amici, confermando la sua inclinazione per la privacy strategica.
I due si sono poi ritrovati a Cannes, dove Lauren ha ricevuto un premio per il suo impegno ambientale, ritirato a bordo del megayacht Koru. Un dettaglio che ha scatenato critiche, accuse di ipocrisia e raffiche di CO2 calcolata al millimetro, come se la complessità potesse ridursi a una percentuale.
Ma i Bezos non si difendono, non replicano, semplicemente continuano. E ora Venezia li attende.
Il grande evento e il suo impatto
Tre hotel di lusso interamente prenotati, duecento ospiti scelti tra le élite mondiali, un investimento che supera i trenta milioni di euro. Leonardo DiCaprio, Oprah Winfrey, Bill Gates e Ivanka Trump sono solo alcuni dei nomi attesi per le nozze.
Si vocifera che Anna Wintour abbia suggerito alla sposa di preparare ventisette abiti, uno per ogni momento significativo dei tre giorni di festa. Probabilmente saranno firmati Dolce & Gabbana, con dettagli curati come opere d’arte.
Il ricevimento avverrà a bordo dello yacht da quasi mezzo miliardo di dollari, dove ogni dettaglio è stato pensato per restare impresso, senza urlare.
Intorno, Venezia si divide. C’è chi applaude, chi protesta, chi prepara sit-in per denunciare le contraddizioni di un impero che sogna sostenibilità e viaggia in jet privati. Ma questa frattura è parte stessa del racconto.
I Bezos, coppia potente, discussa e impeccabilmente mediatica, non chiedono approvazione: chiedono attenzione. E la ottengono, come sempre, con la naturalezza di chi conosce perfettamente il valore della messa in scena.
Nessuna conclusione, nessuna morale. Solo un’ultima immagine: l’acqua della laguna, immobile, mentre sopra scorrono diamanti, riflessi e promesse.
A cura di Viola Bianchi
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