La Burger Battle 2026 accende Noventa di Piave con una sfida ricca di tecnica, carattere e gusto. Nello spazio messo a disposizione da Cattel Spa, la tappa veneziana porta sul podio due nomi che trasformano il burger in linguaggio gastronomico: Tatiana Maccacaro di BurgeRino – Verona e Antonino Contino di Hungry Dogs – Ravenna. Entrambi entrano con determinazione nella rosa dei sei finalisti che raggiungeranno Rimini a febbraio per il titolo nazionale.

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Il carattere cremoso e speziato di Insanity Burger
Tatiana Maccacaro conquista la giuria con Insanity Burger, un panino che unisce cremosità, croccantezza e una speziatura ben calibrata. La chef propone un hamburger di Angus in media cottura, una cialda di Grana, stracciatella e melanzane fritte in panko aromatizzato al basilico. Sceglie una riduzione di salsa di pomodoro al Tabasco Chipotle e un elegante caviale di basilico, racchiusi in un Lepjnia Bun. Aggiunge anche patatine Scoops Skin On, che completano l’esperienza con una nota croccante e decisa. Tatiana affronta la gara con sicurezza e mostra un percorso in crescita dopo la finale del 2024.
Enea, il comfort burger che punta sull’equilibrio
Antonino Contino afferma il suo stile con Enea, un burger che nasce dall’incontro tra comfort food e tecnica. Porta in gara un Black Angus ben rosolato, pancetta affumicata del Trentino e un cheddar stagionato 9 mesi. Combina la salsa Onion Relish Develey, la salsa Carolina e la salsa proprietaria Hungry Dogs, creando un contrasto ordinato tra dolcezza, acidità e note affumicate. Inserisce lattuga, cipolla di Tropea, cetriolini e i pomodorini Hungry Dogs BBQ in un Burger Bun Brioche tostato. Completa il piatto con le Urban Fries, che esaltano la parte più rustica del suo racconto gastronomico.

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La giuria cerca complessità chiara e leggibile
La giuria — formata da Fabrizio Cibin, Carlo Di Gennaro, Renato Malaman e Cristiano Pellizzaro — valuta con attenzione tecnica, personalità e coerenza sensoriale. I giurati premiano i burger capaci di creare “complessità nella semplicità”, un equilibrio che nasce dall’uso quotidiano degli ingredienti reinterpretati con precisione, temperature controllate, salse studiate e contrasti gestiti con ordine.
Un parterre ricco che anima la sfida
Anche gli altri concorrenti accendono la scena con proposte curate e personali. Domenico Turla presenta “Flower Burger”, Beppe Concialdi porta “Salmon Royal 3.7”, Luigi Ducci sorprende con “CavoloCheCinghiale” e Alessandro Capuzzo propone “In nome del padre”. Ognuno valorizza pane, carni, salse e contorni con una firma precisa e riconoscibile.
La strada verso la finale nazionale
Con la tappa veneziana, la Burger Battle 2026 completa la lista dei sei finalisti. Il tour, partito da Roma e diretto a Napoli, prepara ora la grande sfida di Rimini durante Beer&Food Attraction. I partner Pastridor, Develey, Farm Frites, Mowi e Ceres accompagnano anche questa edizione con prodotti che esaltano la qualità del format.
A cura di Gabriele Marchioro
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