Le votazioni riprendono nel cuore del Vaticano
Vaticano, 8 maggio 2025 — Il secondo giorno del Conclave per l’elezione del 267° Pontefice si apre con un’atmosfera sospesa e carica di emozione. La prima fumata nera di ieri sera ha lasciato una scia di delusione tra i fedeli radunati in Piazza San Pietro, ma anche una speranza ostinata che oggi possa finalmente arrivare la tanto attesa fumata bianca.
Durante la giornata odierna, i 115 cardinali elettori si sono riuniti nuovamente all’interno della Cappella Sistina per proseguire con le operazioni di voto. Sono previste quattro votazioni in totale, due nella mattinata e due nel pomeriggio. Le fumate, simbolo eloquente dell’esito, dovrebbero alzarsi al cielo intorno alle 12:00 e alle 19:00, a meno che il nuovo Papa venga scelto già nel primo scrutinio del mattino o del pomeriggio: in tal caso, la fumata bianca potrebbe sorprendere tutti intorno alle 10:30 o alle 17:30.
Preghiere, riti e tensione spirituale dentro le mura vaticane

Conclave ph wp
La giornata si è aperta con la celebrazione della Messa nella Cappella Paolina, dove gli alti prelati hanno pregato con intensa devozione. Subito dopo, hanno recitato insieme l’Ora Media, segno di raccoglimento collettivo e spirituale. Alle 9:30, hanno avviato le nuove votazioni, determinati a raggiungere il quorum decisivo per eleggere il futuro successore di Papa Francesco.
Le votazioni si svolgono nel più rigoroso segreto, come prevede la tradizione secolare. Tuttavia, alcuni nomi cominciano a circolare con insistenza nei corridoi del Vaticano. Si parla di tre cardinali spagnoli, ritenuti tra i più papabili, anche se ogni ipotesi resta avvolta nel mistero.
Tutti con lo sguardo fisso al comignolo della Sistina
La tradizione delle fumate rimane uno dei rituali più iconici della Chiesa Cattolica. La fumata nera comunica al mondo che l’accordo ancora non c’è; quella bianca, invece, annuncia la nascita di un nuovo Pontefice. Tutti, dai giornalisti agli anziani fedeli stretti nei cappotti primaverili, dai bambini ai pellegrini venuti da lontano, guardano in alto, verso quel comignolo che fuma da secoli di storia.
Nel frattempo, il Conclave procede con la sua solennità antica. In silenzio. Nella penombra della Cappella Sistina, sotto lo sguardo severo di Michelangelo, si muovono le mani dei cardinali, si incrociano sguardi, si invocano ispirazioni. Il mondo attende un nome, un volto, un sorriso che si affaccerà dalla Loggia centrale con un saluto che sa di eternità: Habemus Papam.