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Conclave in Vaticano: 121 cardinali scelgono il successore

Conclave oggi in Vaticano: il mondo attende il nuovo Papa

by Veronica Aceti
conclave

I cardinali entrano nella Cappella Sistina per scegliere il successore

Il momento è arrivato. Oggi, martedì 7 maggio 2025, i cardinali elettori si sono riuniti nella Cappella Sistina per dare inizio al Conclave. Dopo le dimissioni di Papa Giovanni XXIV, annunciate con voce tremante lo scorso mese, il mondo cattolico trattiene il fiato. 121 cardinali, provenienti da ogni angolo del globo, si preparano a vivere ore decisive, illuminate solo dalla luce antica dell’affresco michelangiolesco e dalla fiamma della fede.

Un Conclave denso di simboli e significati globali

Conclave 2025 PH WP

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La Chiesa non attraversa solo un momento di transizione spirituale. Affronta anche tensioni geopolitiche, crisi umanitarie, emergenze ambientali. Mai come oggi il prossimo Papa dovrà incarnare non solo la guida religiosa dei fedeli, ma anche un riferimento etico per il mondo intero. I cardinali lo sanno. E portano con sé, nel cuore e nella mente, le urgenze dei loro popoli.

Cardinali africani e sudamericani, sempre più influenti, camminano fianco a fianco con i porporati europei. Le lingue si intrecciano, ma il silenzio regna sovrano. Si entra nel mistero. Si entra nel tempo sospeso del Conclave.

I favoriti: nomi e profili dei papabili

Tra i nomi più ricorrenti nei corridoi del Vaticano e nei circoli diplomatici, spiccano cinque figure.

  • Cardinale Peter Turkson, ghanese, 76 anni, già a capo del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Uomo di dialogo, con una forte vocazione ecologica e sociale.

  • Cardinale Odilo Pedro Scherer, brasiliano, 75 anni, arcivescovo di San Paolo, solido teologo, volto noto in America Latina.

  • Cardinale Matteo Zuppi, italiano, 69 anni, attuale presidente della CEI, figura di riferimento per chi spera in una Chiesa accogliente e pacificatrice.

  • Cardinale Luis Antonio Tagle, filippino, 67 anni, molto vicino a Papa Francesco, conosciuto per la sua umanità e il suo sorriso disarmante.

  • Cardinale Jean-Claude Hollerich, lussemburghese, 66 anni, gesuita, progressista, stimato in Europa per la sua apertura verso i giovani e le riforme.

Tutti diversi, tutti possibili. Nessuno, però, certo.

La fumata, simbolo antico che tutto il mondo guarda

La stufa è pronta. Il meccanismo è sempre lo stesso: votazione, bruciatura delle schede, attesa della fumata. Nera per la non elezione. Bianca per il “Habemus Papam”. Fuori, migliaia di persone stringono gli occhi verso il comignolo. I turisti fotografano, i fedeli pregano, i cronisti scommettono. Tutti attendono un segno.

Nel frattempo, l’intero apparato vaticano si muove con precisione millimetrica. Niente trapela, nulla filtra. Solo chi è dentro conosce i nomi, i voti, le intenzioni. Ma fuori, le ipotesi si moltiplicano: alcuni fanno il nome del cardinale nigeriano Onaiyekan, altri del brasiliano da Rocha. Qualcuno sogna un Papa asiatico. Tutti, in fondo, cercano una figura in grado di parlare alle coscienze, di aprire orizzonti.

Un’attesa carica di emozione e responsabilità

Il mondo attende, come in una veglia laica. I credenti pregano per un pastore giusto, gli scettici scrutano i segni di un cambiamento possibile. In ogni caso, qualcosa si muove. Perché quando i cardinali chiudono le porte alle spalle, aprono un tempo nuovo per la storia. E dentro quella piccola stanza affrescata, si decide anche il nostro domani.

Il nuovo Papa dovrà parlare al cuore, riformare dove serve, ascoltare dove manca la voce. E mentre la giornata prosegue, il mondo trattiene il fiato, inchiodato al cielo di Roma, in attesa di una fumata. Che sia bianca. Che sia promessa. Che sia speranza.

A cura di Veronica Aceti
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