Stop al rinnovo della carta d’identità per chi ha compiuto 70 anni. È questa una delle innovazioni più significative introdotte dal nuovo decreto semplificazioni, promosso dal Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. L’intento è chiaro: “rendere più semplice la vita dei cittadini”. Dopo decenni di burocrazia, caratterizzata da file e necessità di appuntamenti, gli over 70 non dovranno più preoccuparsi del rinnovo del documento. La carta acquisirà validità a tempo indeterminato.
«Non c’è bisogno di spiegare l’ovvio della nostra burocrazia quotidiana», ha dichiarato il Ministro. «Con questo provvedimento eliminiamo un passaggio inutile e semplifichiamo la vita di milioni di cittadini». Fino ad ora, era obbligatorio recarsi fisicamente negli uffici comunali per il rinnovo. Con la nuova legislazione, sarà sufficiente possedere la carta d’identità elettronica (CIE) in corso di validità.
Semplificazione quotidiana e servizi online
Il decreto non si ferma alla carta d’identità. Include anche misure attese per aggiornare il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini, spingendo su prenotazioni e servizi online. «Eviteremo le file e renderemo la pubblica amministrazione più efficiente e accessibile a tutti», ha affermato Zangrillo. Ha inoltre menzionato la necessità per l’Italia di “ispirarsi ai modelli di efficienza già applicati in Paesi come il Giappone”.
Il nuovo ruolo delle farmacie
Un altro pilastro del decreto riguarda le farmacie, che evolvono in presidi sanitari di prossimità. I farmacisti acquisiranno la competenza per effettuare test diagnostici di base. Avranno anche il compito di supportare medici e pediatri per assicurare l’appropriatezza delle prescrizioni e combattere il problema dell’abuso di antibiotici. Potranno inoltre somministrare vaccini anche al di fuori di contesti emergenziali, un’attività finora permessa solo during le campagne specifiche legate al Covid-19.
«Con il decreto semplificazioni», ha aggiunto Zangrillo, «il farmacista potrà effettuare test diagnostici decentrati e partecipare in modo attivo alla prevenzione e alla salute pubblica». Questa trasformazione avviene in sinergia con l’Unione nazionale Ambulatori e Poliambulatori, presieduta da Maristella Giordandino.
Verso una PA più “umana”
Il Ministro ha rimarcato che questa riforma è un passo determinante verso una Pubblica Amministrazione che sia digitale ma anche umana, in grado di semplificare la vita dei cittadini senza penalizzarli. «Non vogliamo più una burocrazia che complichi la vita delle persone, ma una macchina statale al servizio dei cittadini», ha ribadito Zangrillo.
Attraverso questa misura, il governo intende abbattere tempi, costi e lo stress burocratico, in particolare per la fascia di popolazione più anziana. Si tratta di una scelta pratica e simbolica, che inaugura una nuova fase nel rapporto tra gli italiani e le istituzioni statali.
A cura della redazione
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