Le condizioni di salute e la vicinanza della famiglia
Emilio Fede, storico volto della televisione italiana e direttore per vent’anni del Tg4, sta vivendo ore molto difficili. A 94 anni, le sue condizioni di salute sono diventate critiche e i medici della residenza San Felice di Segrate, alle porte di Milano, lo stanno monitorando con attenzione. Le figlie Sveva e Simona si trovano costantemente al suo fianco, accompagnandolo in questo momento delicato.
In una breve dichiarazione rilasciata ai giornalisti, Sveva Fede ha descritto con parole toccanti lo stato del padre: “Papà è in condizioni critiche, purtroppo. Continua a lottare come un leone. È un guerriero”. Anche la sorella Simona ha voluto sottolineare la forza d’animo del padre, che nonostante l’età avanzata non ha mai smesso di affrontare la vita con determinazione. La famiglia ha chiesto il massimo rispetto della privacy e invita tutti a mantenere discrezione.
Una carriera lunga e controversa
La figura di Emilio Fede occupa un posto centrale nella storia del giornalismo televisivo italiano. Nato il 24 giugno 1931 a Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia, iniziò la sua carriera in Rai come inviato e conduttore. Negli anni Settanta assunse la direzione del Tg1, ruolo che gli diede una forte visibilità nazionale.
Nel 1991 passò al gruppo Fininvest di Silvio Berlusconi e fondò Studio Aperto, il telegiornale di Italia 1. L’anno successivo assunse la direzione del Tg4, incarico che mantenne fino al 2012, diventando il direttore più longevo di un telegiornale italiano. Il suo stile schietto e schierato gli valse notorietà e critiche: molti lo considerarono una voce fedele a Berlusconi, mentre altri lo apprezzarono per il suo approccio diretto e personale alla cronaca.
I rapporti con Berlusconi e le vicende giudiziarie

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Il nome di Emilio Fede rimane legato a doppio filo a quello di Silvio Berlusconi. Il giornalista difese con costanza l’ex premier dalle critiche e dalle vicende giudiziarie, guadagnandosi l’immagine di uomo di fiducia. Questa vicinanza lo rese protagonista di aspre polemiche e di numerose parodie, che contribuirono a trasformarlo in un personaggio controverso ma riconoscibile da tutti.
Negli ultimi anni la sua carriera fu segnata da processi e condanne, tra cui quella legata al cosiddetto caso Ruby. I giudici lo condannarono per favoreggiamento della prostituzione e, vista l’età, scontò la pena agli arresti domiciliari. Nonostante le difficoltà, Fede non rinunciò a raccontare la propria versione dei fatti e difese la sua storia professionale, rivendicando l’impegno speso in decenni di attività giornalistica.
Il ricordo di un protagonista della televisione italiana
Oggi, mentre le sue condizioni di salute preoccupano familiari e colleghi, il mondo dell’informazione riflette sul peso della sua figura. Emilio Fede rappresenta una stagione irripetibile della televisione italiana, fatta di grandi trasformazioni, di scontri politici e di un giornalismo spesso militante. Nel bene e nel male, il suo nome resta legato a momenti cruciali della storia recente del Paese.
In queste ore di apprensione, la vicinanza delle figlie Sveva e Simona dimostra il legame profondo che unisce la famiglia. La loro presenza continua accanto al padre racconta un lato più intimo e umano di una figura spesso descritta solo attraverso i riflettori della politica e della televisione. La comunità giornalistica e il pubblico restano in attesa di ulteriori aggiornamenti, sperando che l’ex direttore del Tg4 possa superare questo difficile momento.
A cura di Nora Taylor
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