A Bari apre un nuovo servizio fondamentale per il sostegno concreto alle persone fragili in difficoltà economica: il guardaroba solidale Bari. Fondazione Progetto Arca gestisce l’iniziativa insieme all’associazione di volontariato InConTra presso la sede di via Barisano da Trani 15.
L’inaugurazione ha visto la presenza del sindaco Vito Leccese, di Elisabetta Vaccarella (assessora alla Giustizia, Benessere sociale e Diritti civili del Comune di Bari) e di Luisa Verdoscia (presidente Municipio 3). H&M Italia rende possibile questo nuovo corner di abbigliamento grazie alla sua collaborazione con Progetto Arca, donando arredi e indumenti. Si tratta, infatti, del primo guardaroba solidale della città dove tutti i capi sono completamente nuovi.
Un aiuto per oltre 3.000 persone
Le persone che possono scegliere e ritirare gratuitamente vestiti e accessori, selezionate dai servizi sociali e da enti del territorio, sono le stesse che già frequentano il vicino market solidale per il sostegno alimentare, anch’esso gestito da InConTra e supportato da Progetto Arca. In totale, si tratta di 1.081 famiglie fragili in disagio economico e persone senza dimora, per un totale di oltre 3.000 persone ogni mese.
Quindici volontari gestiscono i turni nei giorni di apertura del corner (lunedì e giovedì). Essi accolgono le persone su appuntamento e le guidano nella scelta di abiti e accessori secondo il gusto personale e il bisogno, rispettando sempre la regola del non spreco.

guardaroba solidale bari PH Press
Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca, e Federica Pirovano, direttrice delle Attività operative della fondazione presente a Bari per l’inaugurazione, spiegano che si tratta di un contesto di grande accoglienza. “Il guardaroba solidale, così come il market solidale, è un luogo prima di tutto di inclusione”, afferma Sinigallia. “Qui le persone trovano una risposta rapida e concreta a un bisogno materiale, ma incontrano anche i volontari che le accolgono con un sorriso, che le ascoltano nel loro momento di difficoltà di vita, instaurando relazioni importanti per un processo di reintegrazione sociale”.
Sinigallia aggiunge: “A Bari collaboriamo da anni con l’associazione InConTra anche per la distribuzione quotidiana di pasti in strada grazie alla Cucina mobile, il foodtruck itinerante che abbiamo avviato 3 anni fa. Oggi diamo vita a questo nuovo servizio per un sostegno concreto alle persone che si trovano in stato di povertà ed emarginazione sociale: la nostra mission da oltre 30 anni”.
Michele Tataranni, presidente di InConTra, spiega nel dettaglio l’importanza del progetto: “Sono certo che il guardaroba solidale diventerà come il market solidale: uno strumento fondamentale per incontrare le persone che arrivano qui la prima volta perché hanno necessità di mangiare e vestirsi, accorgendosi poi già dalla seconda volta che serve loro anche altro, ovvero la vicinanza e il rapporto con altri uomini e donne, gentili e competenti, che li ascoltano e li consigliano. Qui hanno infatti la possibilità di riprendersi in mano la dignità che pensano di aver perso, e di riporre di nuovo fiducia negli altri”. Tataranni conclude: “La rete che abbiamo creato tra associazioni ed enti per rendere possibile tutto questo è rara e vincente”.

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La partnership con H&M Italia
Il guardaroba solidale di Bari segna un’altra tappa importante nella collaborazione tra Progetto Arca e H&M Italia. È il quarto in Italia, dopo quelli inaugurati a Milano (settembre 2024), Roma (febbraio 2025) e Napoli (luglio 2025). Francesca L’Abbate, Sustainability Manager di H&M Italia, spiega: “L’apertura del guardaroba solidale a Bari rappresenta un nuovo passo concreto nel nostro impegno per l’inclusione sociale e la sostenibilità. Dopo le esperienze positive a Milano, Roma e Napoli, siamo felici di poter contribuire anche a Bari, una città dal grande cuore e dalla forte identità”.
“Collaborare con Progetto Arca ci permette di dare nuova vita a capi e arredi, trasformandoli in strumenti di supporto e dignità per chi ne ha più bisogno”, continua L’Abbate. “È un modo per rafforzare il legame con la comunità locale e promuovere valori di solidarietà e circolarità che sono al centro della nostra visione”.
Il sostegno dell’amministrazione comunale
“Come amministrazione abbiamo sempre posto grande attenzione ai temi della sostenibilità e del riuso, anche in relazione al crescente problema dello smaltimento dei capi di abbigliamento invenduti”, spiega il sindaco di Bari Vito Leccese. “In questo senso, iniziative come quella del guardaroba solidale rappresentano una risposta concreta, perché uniscono la tutela dell’ambiente alla solidarietà verso chi vive in condizioni di difficoltà. Mi fa particolarmente piacere che questo progetto nasca dall’impegno di realtà come InConTra, da anni punto di riferimento per tante famiglie fragili, Fondazione Progetto Arca e dalla sensibilità di un grande gruppo come H&M, che ha scelto di contribuire in modo responsabile alla vita della nostra comunità”.
L’assessora al Welfare e ai Diritti Civili Elisabetta Vaccarella sottolinea: “Il nostro sistema di welfare si fonda su un modello di rete, costruito nel tempo grazie alla collaborazione tra istituzioni, associazioni e realtà del territorio. Questa iniziativa, nata dall’impegno del mondo associativo e di un gruppo imprenditoriale che da anni ha scelto di essere presente nella nostra città, arricchisce ulteriormente quella rete, offrendo un aiuto concreto e dignitoso alle persone più fragili”. L’assessora aggiunge: “Negli ultimi mesi le richieste di supporto ai nostri servizi sociali sono aumentate: al di là dell’aspetto materiale, il messaggio più importante che emerge da questo progetto è che c’è sempre qualcuno disposto a esserci vicino e a tenderci la mano nei momenti di difficoltà”.
“Come Municipio cerchiamo di essere sempre presenti accanto ai cittadini, intercettando i bisogni delle famiglie e delle persone più fragili”, ha aggiunto la presidente del Municipio III Luisa Verdoscia. “Il guardaroba solidale è un esempio virtuoso di come la collaborazione tra enti pubblici, fondazioni e volontariato possa generare risposte concrete ai bisogni quotidiani. È un servizio che non solo offre sostegno materiale, ma crea relazioni, restituisce fiducia e rafforza il senso di comunità nel nostro territorio. Inoltre, rispetta la dignità delle persone perché consente di scegliere i vestiti in base ai propri gusti e alle proprie necessità: non come un’elemosina, ma come un modo per sentirsi sé stessi.”
Progetto Arca opera dal 1994 a livello nazionale per fornire un aiuto concreto a chi vive in stato di indigenza ed esclusione sociale. Nell’ultimo anno ha aiutato 41mila persone, accogliendone 4.400, distribuendo 4 milioni di pasti e consegnando oltre 72.500 capi di abbigliamento grazie ai guardaroba sociali di Milano, Roma e Napoli. A Bari Progetto Arca lavora in rete con l’associazione InConTra per il sostegno alimentare in strada, grazie al foodtruck “Cucina mobile”, e tramite il market solidale.
progettoarca.org
A cura di Davide Cannata
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