Home Daynews24I David di Donatello 2025 tra memoria e rivoluzione

I David di Donatello 2025 tra memoria e rivoluzione

Una cerimonia spettacolare tra passato glorioso e nuovi orizzonti

by Veronica Aceti
valeria golino e valeria bruni tedeschi

Un’apertura da sogno nella Roma antica di Cinecittà

Si è svolta mercoledì 7 maggio 2025 la cerimonia di premiazione della settantesima edizione dei David di Donatello, trasmessa in diretta su Raiuno e aperta dal tappeto rosso nella Roma Antica di Cinecittà, il grande set permanente che ha accolto il pubblico in una suggestione fuori dal tempo. Con la conduzione di Elena Sofia Ricci e Mika, la serata è poi proseguita nello Studio 5, storico teatro di posa di Federico Fellini, dove si è svolta l’assegnazione dei premi. Il primo David della serata è andato a Francesco Di Leva come miglior attore non protagonista per Familia di Francesco Costabile.

Premi, emozioni e un David allo sguardo femminile

Poco dopo, Ferzan Ozpetek ha ricevuto il David dello Spettatore per Diamanti, il film italiano più visto dell’anno, accolto in sala dall’emozione di Geppi Cucciari, anche lei candidata per lo stesso titolo. Il premio per la miglior regia è andato a Maura Delpero per Vermiglio, prima donna a ricevere questo riconoscimento nella storia del premio; al film sono stati assegnati anche i David per la sceneggiatura originale e per la fotografia, firmata da Mikhail Krichman.

Valeria Golino, Elio Germano e il potere della narrazione

david di donatello 2025

David di Donatello 2025

L’arte della gioia di Valeria Golino ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Tecla Insolia ha vinto come miglior attrice protagonista, Valeria Bruni Tedeschi ha ricevuto il David da non protagonista, alla sua quinta vittoria, e il premio per la miglior sceneggiatura non originale è andato al gruppo di autori che ha adattato il romanzo di Goliarda Sapienza. Elio Germano è stato premiato come miglior attore protagonista per Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre.

Nuove voci, grandi ritorni e icone senza tempo

Il David per il miglior esordio alla regia è andato a Margherita Vicario per Gloria!. Massimo Cantini Parrini ha ottenuto il premio per i costumi con Le Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta di Gianluca Jodice. Monica Bellucci ha consegnato il David Cinecittà 70 a Giuseppe Tornatore, che ha ricordato il suo legame con gli studi romani e dedicato il premio a chi sta lavorando al proprio primo film.

Timothée Chalamet, l’omaggio al cinema italiano e la freddezza glamour

Timothée Chalamet ha ricevuto un David speciale, accompagnato dalla fidanzata Kylie Jenner e dal padre, ringraziando in italiano e raccontando il suo legame profondo con il cinema del nostro Paese, da De Sica a Guadagnino. L’attore ha ricordato i suoi anni a Bergamo e Crema, definendosi onorato di ricevere un premio in una nazione che considera parte del suo immaginario artistico. Assente Ornella Muti, premiata ma trattenuta da motivi di salute. Un commosso omaggio è stato rivolto a Eleonora Giorgi, accolta da una lunga ovazione in sala. Riccardo Cocciante, salito sul palco per esibirsi, ha chiesto di ripetere la sua performance per problemi tecnici.

Tra politica culturale e cambiamenti irreversibili

In mattinata, tutti i candidati erano stati ricevuti al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha citato Roma città aperta e sottolineato il ruolo cruciale del cinema come espressione identitaria e risorsa economica. Il ministro della Cultura Giuli ha parlato di una riforma necessaria del sistema, promettendo più trasparenza e velocità nell’assegnazione degli incentivi.

Cinema al femminile, parità e nuove sfide

Sul red carpet, la presenza femminile ha assunto un valore centrale: tre registe su cinque in gara per la miglior regia, numeri senza precedenti, a testimonianza di un cambiamento reale. Si è parlato di parità, ma anche di fragilità del settore, del bisogno di rafforzare il sostegno alle sale e del ruolo decisivo del tax credit per i film più coraggiosi. A brillare tra le presenze internazionali, oltre a Chalamet, anche il regista Sean Baker, premiato per il miglior film internazionale con Anora, mentre Monica Bellucci, Luisa Ranieri, Barbara Ronchi e Celeste Dalla Porta hanno illuminato la serata con una raffinatezza sobria, a contrasto con la freddezza della prima uscita pubblica della coppia Chalamet-Jenner, apparsa più strategica che spontanea.

Una serata che ha celebrato non solo il passato del cinema italiano, ma anche il suo possibile futuro.

A cura di Veronica Aceti

Leggi anche: non ti muovere

per info scrivi a : libri@donnanews.net

error: Il contenuto è protetto!!