“Una giornata maledettamente buona” avanza con forza nel panorama narrativo italiano e trascina il pubblico dentro un viaggio che unisce memoria, sentimenti e riflessione. Una giornata maledettamente buona cresce grazie alla visione di Kiko.Co, alle scelte artistiche di Orizzonte Film e al sostegno della co-produttrice Alessandra Brambilla, che alimentano un percorso creativo nato da una promessa e diventato un racconto intenso e coinvolgente.
Le riprese attraversano il Friuli Venezia Giulia e Milano, due luoghi che arricchiscono la storia con atmosfere diverse e con un’energia che rispecchia la complessità della vita. Kiko.Co ricorda il primo momento e afferma: “Abbiamo voluto dare vita a una promessa che appartiene a ogni persona.” La produzione segue questa visione con determinazione e amplia ogni scena con emozioni più ampie e vive.
Dal web al set: il viaggio creativo di Kiko.Co
All’interno dell’International Cinema Academy (ICA) di Milano, Kiko.Co racconta il percorso che accompagna il film dalla sua intuizione originaria fino al set. La sua esperienza sul web ispira milioni di persone, e ora la sua poetica entra nel cinema con la stessa sincerità.
Durante il racconto, Kiko.Co ringrazia uno a uno i collaboratori che mantengono saldo il progetto: Marco Sandretti, Dany Duyko, Antonio Vapore, Andrea Briguilio, Filippo Arlotta, Michele Conti, Valentina Tomasetti, Raffaella Scampitelli, Salvatore Arcadipane e Katy Desario.
La troupe affronta ogni giorno con dedizione e cura, mentre la storia cresce tra la quiete del Friuli e il movimento di Milano, creando un ponte emotivo che unisce luoghi e sensazioni.
Il protagonista che riflette la nostra quotidianità
Il regista Andrea Castoldi guida un cast che vive ogni scena con autenticità. L’attore protagonista interpreta un uomo comune con intensità e naturalezza, mentre Kiko.Co spiega l’origine del progetto come una riflessione profonda sul valore della vita.

regia andrea castoldi ph press
Le settimane di prove intensificano il rapporto tra attore e storia, e ogni dialogo rispecchia la poetica di Kiko.Co: emozioni immediate, gesti veri e realismo senza artifici. L’opera cresce come un percorso di ricerca interiore e restituisce allo spettatore uno sguardo sincero sulle fragilità quotidiane.
Quando un giorno qualunque cambia il destino
Il film nasce da una domanda semplice ma potente: cosa accade quando un giorno apparentemente normale stravolge tutto?
Kiko.Co racconta un percorso costruito su ricordi, incontri e intuizioni che guidano l’evoluzione narrativa. Ogni parola punta al cuore dello spettatore e invita a osservare la propria vita con maggiore attenzione.
La produzione completa ogni dettaglio e prepara l’opera per i festival italiani e internazionali, ampliando il suo respiro artistico e portando sullo schermo un racconto capace di toccare anime e coscienze.
Un cinema che rischia e sorprende
Nel mondo del cinema italiano, spesso dominato da formule ripetitive, Una Giornata Maledettamente Buona avanza con una voce nuova. Kiko.Co porta sul grande schermo la stessa intensità che incanta il pubblico online e dimostra che la forza narrativa nasce dalla verità delle emozioni.
“Abbiamo trasformato un ricordo in un messaggio di speranza,” afferma Kiko.Co, che sceglie di raccontare la vita senza filtri e con la stessa delicatezza che caratterizza il suo percorso artistico. Il film approda ai festival come un’opera coraggiosa, sincera e libera da forzature.
Il gesto che diventa cinema
Tutto inizia davanti a un caffè, con un appunto scritto al volo e una riflessione intima sul valore del tempo. Da quel momento, Kiko.Co, Orizzonte Film, Alessandra Brambilla e Andrea Castoldi costruiscono un progetto fondato sulla sincerità e sull’intensità emotiva.
Le riprese tra il Friuli e Milano offrono contrasti che arricchiscono il ritmo del film: silenzi e confusione, lentezza e velocità, nostalgia e rinascita. Ogni scena diventa uno specchio che invita lo spettatore a guardarsi dentro.
“Questa promessa sostiene ogni scelta del film,” dichiara Kiko.Co, che continua il suo percorso artistico dal web al grande schermo con la stessa missione: raccontare la verità che vive nelle cose semplici.
Una giornata maledettamente buona diventa così un’opera che non impone risposte ma accompagna. Un film che osserva la vita, la ascolta e la trasforma in emozione. Un invito a riconoscere che anche la giornata più normale può cambiare tutto.
A cura di Martina Marchioro
Leggi anche:Camping e chalet per un inverno speciale