JJ, nome d’arte di Johannes Pietsch, ha dominato la finale dell’Eurovision Song Contest 2025 nella vibrante cornice della St. Jakobshalle di Basilea, portando in alto il nome dell’Austria con il suo brano “Wasted Love”. L’artista ventiquattrenne ha raccolto 436 punti, guidando la classifica con un vantaggio netto su tutti gli altri concorrenti. La sua interpretazione ha colpito per intensità, raffinatezza ed emotività, elementi che hanno commosso il pubblico e conquistato le giurie internazionali. Tra le lacrime sul volto e l’incredulità sincera, JJ ha vissuto una notte da sogno che ha suggellato un percorso artistico straordinario.
Dalle Filippine a Vienna: il cammino di un talento unico
Johannes Pietsch è nato a Vienna nel 2001 da padre austriaco e madre filippina, ma ha trascorso gran parte dell’infanzia a Dubai, dove ha mosso i primi passi nel mondo della musica. Cresciuto in un ambiente multiculturale, ha sviluppato una sensibilità artistica e linguistica notevole: oggi parla fluentemente inglese, tedesco, francese e tagalog. Dopo il ritorno in Austria nel 2016, ha studiato canto lirico presso la prestigiosa Scuola dell’Opera di Stato di Vienna, perfezionandosi poi alla Music and Arts University of the City of Vienna. La sua formazione accademica ha arricchito la sua voce di contratenore con un’estensione da soprano, rendendolo una figura rara e affascinante nel panorama musicale europeo.

JJ vince l’Eurovision Song Contest 2025 (Ph press)
Michelle Hunziker brilla come padrona di casa impeccabile
La presentazione dell’evento ha visto protagonista un trio ben assortito: Michelle Hunziker, con il suo sorriso e la padronanza della scena, ha guidato la serata con sicurezza, affiancata dalla comica Hazel Brugger e dalla cantante Sandra Studer. La conduttrice ha stupito per naturalezza e precisione linguistica, esibendosi anche in un omaggio all’Italia con “Nel blu, dipinto di blu”. Tuttavia, la trasmissione italiana ha mandato in onda la pubblicità proprio durante quel momento, generando disappunto tra gli spettatori e accendendo subito i commenti sui social.
Per l’Italia, Lucio Corsi ha cantato “Volevo essere un duro”, portando sul palco una performance autentica e intensa. Il cantautore toscano ha utilizzato con abilità un’armonica, l’unico strumento ammesso in deroga al regolamento, rafforzando l’identità artistica del brano. Il quinto posto finale ha confermato il suo successo anche a livello internazionale, ricevendo persino il plauso di Ed Sheeran, che ha definito la canzone “incredibile” in un post molto condiviso.
Tommy Cash diverte con la satira di “Espresso Macchiato”
Degno di nota l’ “Espresso Macchiato”, di Tommy Cash che ha portato leggerezza e intelligenza sul palco dell’Eurovision, coinvolgendo il pubblico con una coreografia esplosiva e un testo ironico. Il suo stile dissacrante ha trovato ampio consenso, dimostrando come anche l’ironia possa diventare un potente veicolo artistico. Yuval Raphael, interprete israeliana sopravvissuta agli orrori del conflitto recente in Medio Oriente, ha conquistato il secondo posto con una canzone dal forte impatto emotivo. La sua presenza ha aggiunto spessore e significato alla serata, trasformando la musica in un ponte tra resilienza e speranza, sebbene qualcuno fra il pubblico abbia avuto da ridire riguardo alla sua presenza sul palco.
Gabry Ponte finisce ultimo ma accende il dibattito

Gabry Ponte – Dance & Love (Ph Press)
Il noto dj Gabry Ponte, in gara per San Marino con “Tutta l’Italia”, ha chiuso la classifica in trentasettesima posizione. La sua performance, accompagnata dalla bandiera di San Marino e un costume nei colori dell’Italia, sembra non abbia convinto il pubblico né le giurie, alimentando discussioni sul sistema di voto. Il risultato ha suscitato molte polemiche, specialmente sui social network, dove alcuni utenti hanno parlato di ingiustizia e scelte politicizzate.
Durante le semifinali, il televoto ha determinato i qualificati, escludendo i voti per il proprio Paese. Nella serata finale, le giurie nazionali si sono sommate alle preferenze del pubblico. Il sistema, pensato per garantire un equilibrio, spesso riflette dinamiche geopolitiche e alleanze culturali, suscitando critiche e sospetti.
Topo Gigio sorprende tutti come portavoce animato
Una delle sorprese più simpatiche della serata è arrivata da Topo Gigio, diventato il primo spokesperson non umano nella storia dell’Eurovision Song Contest. Il celebre pupazzo ha letto i voti di uno dei Paesi partecipanti, regalando un momento giocoso e apprezzato, a conferma dello spirito innovativo e inclusivo del festival.
A cura di Katya Malagnini
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