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La Chiesa si riunisce per scegliere il nuovo Pontefice

Il cardinale Angelo Becciu lascia il Conclave tra accuse e obbedienza

by Nora Taylor
Conclave (ph Web)

La Chiesa cattolica si prepara a vivere un momento di straordinaria importanza: il Conclave per eleggere il 267º Papa inizierà ufficialmente alle ore 16:30 del 7 maggio 2025 nella solenne cornice della Cappella Sistina, nel cuore pulsante della Città del Vaticano. Questo passaggio cruciale segue la scomparsa, avvenuta il 21 aprile 2025, di Papa Francesco, figura che ha segnato profondamente la storia recente della cristianità.

I cardinali elettori, che dovranno scegliere il nuovo pontefice, saranno 135. Tutti hanno meno di 80 anni, come impone la normativa stabilita dalle regole canoniche. Ogni giorno si svolgeranno quattro scrutini a votazione segreta, secondo l’antica procedura vaticana. L’elezione verrà completata solo nel momento in cui almeno 90 cardinali convergeranno sullo stesso nome. In quell’istante, il mondo udrà la storica proclamazione: “Habemus Papam”, seguita dalla benedizione Urbi et Orbi dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro.

I cardinali vicini a Papa Francesco potrebbero influenzare il voto

La maggioranza assoluta dei porporati proviene dal collegio creato da Papa Francesco: ben 108 cardinali su 135 sono suoi diretti nominati. Questo dato apre le porte a una possibile continuità ideologica con il suo pontificato, caratterizzato da una visione pastorale e progressista. Tuttavia, alcune correnti più conservatrici si stanno organizzando per proporre alternative con una visione dottrinale diversa, delineando uno scontro interno tra identità ecclesiali differenti.

Angelo Becciu si esclude dal Conclave su richiesta del Papa

Il cardinale Angelo Becciu, nome noto e discusso nel recente scenario vaticano, ha annunciato il 29 aprile 2025 che non parteciperà al Conclave. La scelta nasce da un gesto di fedeltà e obbedienza a Papa Francesco, che gli aveva chiesto in due lettere – una del 2023 e una del marzo 2025 – di rinunciare al diritto di voto per tutelare l’integrità della Chiesa.

Angelo Becciu, sardo di origine, ha avuto un ruolo centrale nel processo legato all’uso illecito di fondi vaticani, culminato nella condanna a cinque anni e sei mesi di reclusione emessa nel dicembre 2023. Il tribunale ha ritenuto Becciu responsabile di peculato e frode aggravata, in particolare per l’acquisto fallimentare di un palazzo di lusso a Londra, situato in Sloane Avenue.

Durante l’indagine, è emerso anche il nome di Cecilia Marogna, consulente laica che avrebbe ricevuto oltre 500.000 euro per attività umanitarie mai verificate pienamente. Becciu ha sempre sostenuto la propria innocenza, denunciando una “campagna diffamatoria orchestrata ad arte” contro di lui. Il cardinale attende il processo di appello previsto per il 22 settembre 2025 e intende continuare la sua battaglia legale per ottenere giustizia.

Cardinale Becciu (ph cc)

Cardinale Angelo Becciu (ph cc)

I candidati più accreditati tra i cardinali elettori

Con l’approssimarsi del Conclave, i nomi dei possibili futuri pontefici iniziano a circolare con insistenza. Tra i candidati più citati spicca quello del cardinale Pietro Parolin, attuale Segretario di Stato vaticano. La sua esperienza diplomatica, in particolare nell’accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi, lo rende una figura influente. Tuttavia, la sua apertura verso Pechino solleva critiche all’interno di parte dell’episcopato.

Altro nome che raccoglie consensi è il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI. Egli ha saputo mantenere un equilibrio tra sensibilità opposte, incarnando uno spirito fedele al profilo pastorale di Papa Francesco. Il suo impegno nel dialogo interreligioso e la capacità di mediazione gli hanno garantito una base solida di sostenitori.

Grande attenzione circonda anche il cardinale Luis Antonio Tagle, originario delle Filippine e attuale Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Molti lo considerano il “Francesco dell’Asia”, per il suo carisma empatico, la prossimità agli ultimi e la visione globale della Chiesa. Il suo nome riscuote interesse tra i cardinali che desiderano una guida spirituale capace di abbracciare il mondo intero.

Anche il cardinale Mario Grech, maltese, figura tra i candidati possibili. Il suo sostegno al percorso sinodale e la disponibilità all’apertura verso divorziati risposati lo rendono una voce influente nel dibattito teologico. Il suo ruolo di segretario generale del Sinodo dei vescovi lo colloca al centro del processo di riforma ecclesiale in atto.

Infine, l’ala più rigorosa della Chiesa punta sul cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest, noto per la sua fermezza teologica e la richiesta di maggiore chiarezza dottrinale. Le sue critiche alle riforme introdotte da Papa Francesco lo qualificano come portavoce del desiderio di un ritorno a un’impostazione più tradizionale.

conclave

conclave PH Web

Una nuova guida per affrontare le sfide del terzo millennio

Il prossimo pontefice si troverà ad affrontare una Chiesa complessa, attraversata da crisi morali e strutturali. Le sfide più urgenti includono la trasparenza finanziaria, la crescente secolarizzazione delle società occidentali, i rapporti interreligiosi e il completamento delle riforme avviate da Papa Francesco.

Il futuro Papa erediterà un pontificato caratterizzato da grandi trasformazioni, da una Chiesa in uscita, impegnata nella tutela del creato, nell’inclusione sociale e nel rafforzamento della fraternità universale. Mentre i cardinali si preparano alla clausura nella Cappella Sistina, il mondo cattolico guarda con speranza alla fumata bianca, simbolo dell’unità ritrovata e dell’inizio di un nuovo capitolo nella storia del cristianesimo.

A cura di Martina Russo

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