Home Daynews24La nuova analisi sui costi sanitari mostra un’Italia sempre più divisa sul fronte ospedaliero

La nuova analisi sui costi sanitari mostra un’Italia sempre più divisa sul fronte ospedaliero

Un approfondimento dettagliato rivela come le tariffe per le degenze creino un solco sempre più profondo tra le regioni, con strutture che affrontano

by Nora Taylor
ph internet azienda ospedaliera universitaria luigi vanvitelli

Il quadro sanitario nazionale mostra un divario economico più marcato, perché le strutture ospedaliere del Sud affrontano costi giornalieri molto più alti rispetto a quelle del Nord. Un nuovo resoconto elaborato da fonti istituzionali mostra che le differenze aumentano di anno in anno e influenzano la capacità organizzativa di molti sistemi sanitari regionali. La ricerca, rielaborata in modo approfondito, evidenzia che l’ospedale Luigi Vanvitelli di Napoli registra tariffe di degenza particolarmente elevate, superate solo da poche altre strutture universitarie sparse nel Paese.

Confronti tra le principali strutture ospedaliere

Tra gli istituti universitari con le spese più alte emergono numerosi esempi rilevanti:
Il Policlinico Giaccone di Palermo raggiunge una cifra considerevole, mentre il Policlinico G. Martino di Messina mostra valori comunque superiori alla soglia nazionale. L’Azienda Ospedaliera R. Dulbecco di Catanzaro si posiziona poco più in basso, seguita dall’Azienda Ospedaliera Federico II di Napoli, che registra costi significativi per ogni giornata di ricovero.

Proseguendo, anche l’Azienda Ospedaliera Careggi di Firenze evidenzia un livello di spesa non trascurabile. L’Azienda Ospedaliera Ruggi d’Aragona di Salerno mantiene importi elevati, così come l’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Ferrara, che mostra una differenza contenuta ma comunque rilevante. L’Azienda Ospedaliera Pisana di Pisa presenta una tariffa complessiva superiore alle attese, mentre l’Azienda Ospedaliera Rodolico – San Marco di Catania chiude l’elenco con valori importanti che contribuiscono a rafforzare il quadro generale.

Perché aumentano i costi nel Sud

La complessa struttura dei costi nelle regioni meridionali nasce da un insieme di fattori gestionali e organizzativi, perché molte strutture affrontano spese operative più consistenti e non riescono a mantenere ritmi di produttività costanti. Questa situazione crea un ostacolo rilevante alle performance e condiziona direttamente i bilanci sanitari locali, già appesantiti da lunghi periodi di finanziamenti insufficienti.

Una tendenza ormai consolidata

Le analisi confermano una dinamica costante: molte aziende ospedaliere meridionali superano la media nazionale e non riescono a contenere le uscite legate alle degenze. Nel Nord, invece, gli investimenti continui e una gestione più stabile favoriscono un utilizzo più esteso delle tecnologie digitali, che velocizzano i processi e riducono le spese operative.

Un problema politico oltre che sanitario

Il distacco economico tra territori richiede un dibattito politico urgente, perché il sistema sanitario necessita di interventi rapidi per migliorare l’organizzazione senza compromettere la qualità delle cure. Le regioni meno attrezzate dovranno adottare strategie di rinnovamento strutturale e programmare nuovi investimenti, altrimenti il divario rischierà di crescere ulteriormente.

A cura di Nora Taylor
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