A trent’anni dalla scomparsa che segnò un’epoca, Lady Diana torna a parlarci non con parole, ma attraverso i dettagli sussurrati di una memoria ancora viva, fatta di gesti rimasti nell’ombra. Non sono gli abiti da sera o le borse cult a commuovere oggi, ma un’assenza eloquente, emersa in queste settimane grazie alla voce discreta di Martin Nolan, direttore esecutivo della casa d’aste Julien’s Auctions, che sta curando l’imminente asta-evento Princess Diana’s Style & A Royal Collection.
Una collezione iconica con una mancanza significativa
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Un appuntamento da collezionisti, certo, con abiti firmati, clutch e pezzi d’archivio scelti con cura. Ma tra queste meraviglie manca qualcosa di essenziale: i cappotti. Nessuno mai messo in vendita, nessuno mai battuto all’asta. E non per caso. Nolan ha rivelato che Diana, durante i mesi più freddi dell’anno, era solita donare i suoi cappotti personali ai senzatetto di Londra. Senza telecamere, senza stampa, senza cerimonia. Chiedeva ai suoi assistenti di accompagnarla nelle strade più dure della città, dove il gelo era più di una condizione climatica, e consegnava di persona i cappotti che l’avevano accompagnata a eventi ufficiali, cene diplomatiche, incontri internazionali. Li dava via così, con naturalezza, trasformando ciò che valeva in ciò che serviva.
L’eredità silenziosa di Lady D
Ecco perché, ha spiegato Nolan, quei capi non compariranno nemmeno questa volta. Non ne è rimasto neanche uno. Non è un vuoto, ma una scelta, un’eredità diversa. Mentre gli oggetti di moda che la principessa ha indossato, dal celebre abito in velluto alla borsa Dior che porta il suo nome, saranno ammirati e contesi dai collezionisti, i cappotti, quelli veri, quelli che avrebbero potuto fruttare cifre da capogiro, sono scomparsi nel silenzio dei suoi gesti più nobili.
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Diana non cercava il riflettore quando aiutava, preferiva restare nel margine, nella verità intima di un dono non pubblicizzato. E proprio in questa assenza si trova la misura della sua grandezza. È nei dettagli mai esibiti, nei capi mancanti, nelle storie svelate solo ora, che si cela la sua vera eleganza: non quella delle passerelle o delle prime pagine, ma quella di chi ha saputo regnare nei cuori. Non ha lasciato solo stile, ma un modo di essere. E mentre il mondo celebra la sua iconografia eterna, la voce calma di Martin Nolan ci ricorda che il lascito più puro di Lady D non sarà mai in vendita.
A cura di Viola Bianchi
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