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L’incredibile storia d’amore tra due tigri siberiane

Il legame speciale tra Boris e Svetlaya nella Siberia

by Nora Taylor
tigri boris e svetlaya

Nelle gelide foreste siberiane, si è svolta una vicenda straordinaria che ha sorpreso e commosso molti: la storia di Boris e Svetlaya, due tigri siberiane cresciute in cattività, che, contro ogni aspettativa, si sono ritrovate e hanno formato una famiglia. Questo racconto, che sembra una favola, rappresenta anche una speranza per la conservazione di una specie in pericolo, mostrando come la natura possa sempre sorprendere.

L’inizio della storia di Boris e Svetlaya

Nel 2014, Boris e Svetlaya erano due cuccioli di tigre orfani, che a pochi mesi dalla nascita vennero salvati dai ricercatori. Furono accolti in un programma speciale di riabilitazione, lontano dal contatto umano, per essere addestrati a cacciare e a sopravvivere nel loro habitat naturale. Dopo essere cresciuti, furono rilasciati in zone separate della regione Pri-Amur, situata nel cuore della Siberia orientale, a quasi 200 chilometri di distanza l’uno dall’altro. Lo scopo di questo rilascio era quello di ripopolare l’habitat storico delle tigri siberiane, in modo da garantire un futuro per la specie.

Il sorprendente ricongiungimento delle due tigri

Ma il destino aveva in serbo un piano inaspettato. Boris, spinto da un istinto incredibile, ha percorso quasi 200 chilometri attraverso le selvagge e innevate foreste siberiane, per ritrovare Svetlaya, la sua compagna di un tempo. Una distanza che sembrava insormontabile per un animale cresciuto in cattività e mai abituato alla vastità della taiga. Nonostante tutto, il suo viaggio ha avuto un esito straordinario. Sei mesi dopo il loro ricongiungimento, Svetlaya ha dato alla luce una cucciolata, segno tangibile del successo di questo incredibile processo di “reintroduzione” nel loro habitat naturale.

Le parole di Dale Miquelle sulla riuscita del programma

Non avremmo mai immaginato un simile risultato,” afferma Dale Miquelle, responsabile del programma della Wildlife Conservation Society. “Vedere due tigri allevate in cattività non solo sopravvivere, ma anche formare una famiglia, è un risultato che ci riempie di speranza e ci dimostra che la reintroduzione delle tigri siberiane può funzionare.” Questo successo arriva a pochi anni di distanza da un altro caso simile: negli anni ’90, una tigre di nome Zolushka, soprannominata Cenerentola, una volta liberata, attirò un maschio selvatico con cui generò una cucciolata.

La speranza per il futuro delle tigri siberiane

Le tigri siberiane, conosciute anche come tigri dell’Amur, sono una delle specie di felini più rare al mondo. Attualmente, in Russia, ne sopravvivono solo tra i 500 e i 750 esemplari. La loro lotta per la sopravvivenza è minacciata da diversi fattori, tra cui il bracconaggio, la perdita di habitat e i cambiamenti climatici. Tuttavia, gli scienziati guardano al futuro con un certo ottimismo. Le stime suggeriscono che l’area tra la Russia e la Cina potrebbe ospitare fino a 800 tigri siberiane, grazie alla presenza di zone ancora intatte, ricche di prede. Questo nuovo capitolo della storia di Boris e Svetlaya offre una luce di speranza per la conservazione di una specie che, nonostante le difficoltà, sembra avere ancora una chance di sopravvivere.

A cura di Nadia Raimondi
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