Home Daynews24Malore in Tribunale: attimi di terrore, poi il gesto eroico

Malore in Tribunale: attimi di terrore, poi il gesto eroico

Due militari intervengono con prontezza durante un arresto cardiaco al Palazzo di Giustizia, dimostrando come la formazione possa salvare vite umane in situazioni critiche

by Davide Cannata
il carabiniere e l'anziano ph press

Un malore improvviso ha trasformato un normale giorno di lavoro al Palazzo di Giustizia in un momento di forte tensione e solidarietà. Un uomo di mezza età si è accasciato al suolo, vittima di un arresto cardiaco. In quegli attimi drammatici, due Carabinieri della Stazione di via Hermet, di servizio presso le aule del tribunale, hanno reagito con prontezza e lucidità, riuscendo a compiere un autentico salvataggio.

L’intervento decisivo dei Carabinieri

Mentre uno dei militari contattava immediatamente il 118, l’altro ha avviato le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP), servendosi poi del defibrillatore automatico esterno (DAE) presente nella struttura. Grazie a questa tempestiva collaborazione, l’uomo è stato rianimato e stabilizzato prima dell’arrivo dei sanitari, che ne hanno disposto il trasferimento in codice rosso all’ospedale di Cattinara.
Secondo fonti ospedaliere, oggi l’uomo è fuori pericolo — un risultato che dimostra quanto la rapidità e la preparazione possano davvero fare la differenza tra la vita e la morte.

La formazione che fa la differenza

Il Comando dei Carabinieri ha sottolineato l’importanza della formazione continua nelle tecniche di rianimazione e nell’uso del DAE. Queste competenze, ormai parte integrante del percorso professionale nell’Arma, consentono agli operatori di agire con efficacia e sangue freddo anche nelle situazioni più critiche.
La prontezza d’azione mostrata dai due militari non è stata frutto del caso, ma del loro rigore professionale e della dedizione quotidiana al servizio della collettività.

Un incontro pieno di gratitudine

Nel pomeriggio di ieri, i due Carabinieri, accompagnati dal Maggiore Ottavia Mossenta, hanno fatto visita in ospedale all’uomo che avevano salvato. L’incontro si è trasformato in un momento di commozione e riconoscenza.
Tra abbracci e parole sincere, l’anziano ha indicato il giovane militare che gli aveva praticato il massaggio cardiaco, esclamando: «Questo è il nostro eroe!»
Durante la visita è emersa anche una comune devozione per Padre Pio, che ha reso l’atmosfera ancora più intima. Prima di congedarsi, il Carabiniere lo ha incoraggiato con un sorriso: «Resti forte, ci rivedremo presto.»
Un epilogo umano e toccante che conferma come, dietro la divisa, ci sia sempre una persona pronta a donare il meglio di sé per salvare una vita.

A cura della redazione

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