Dal 12 giugno al 14 settembre 2025, Palazzo Citterio accoglie una delle esperienze artistiche più affascinanti dell’anno. Si tratta di Parallax, l’opera video generativa firmata dall’artista concettuale irlandese Kevin Abosch, tra i pionieri dell’uso dell’intelligenza artificiale in ambito creativo. Il grande ledwall al piano terra del palazzo si trasforma così in una tela viva che riflette il dialogo costante tra percezione, tecnologia e identità.
Arte e scienza si incontrano nel cuore di Brera

from Parallax by Kevin Abosch PH Press
L’opera nasce in collaborazione con il Museo Nazionale dell’Arte Digitale e si ispira alla vicinanza con l’Osservatorio astronomico di Brera. Non si limita a celebrare la scienza, ma ne rielabora il simbolismo. Abosch costruisce una cosmologia visiva che non guarda più al cielo, ma si immerge nella mente dello spettatore. Parallax trasforma il concetto di parallasse in chiave poetica: ciò che cambia con il punto di vista non è solo l’immagine, ma il significato stesso della realtà.
Forme fluttuanti tra futuro immaginato e passato astratto
Nell’arco di tre minuti, lo spettatore osserva una rotazione lenta e ipnotica di oggetti sospesi nel vuoto: frammenti meccanici, corpi distorti, architetture impossibili. Le forme richiamano reperti spaziali, strumenti scientifici, parti umane e visioni archeologiche di un tempo che non esiste. Nulla viene spiegato. Ogni visitatore deve costruire il proprio senso, attivando la mente più che gli occhi.
Una mostra che invita all’ascolto dell’incertezza
Parallax non impone una narrazione. Al contrario, spinge lo spettatore a sostare nell’ambiguità. Lo stesso Abosch lo afferma chiaramente: “L’opera non cerca una risoluzione, ma apre uno spazio di dubbio”. Questa tensione tra chiarezza e mistero rende l’esperienza unica. Il pubblico non osserva soltanto, ma partecipa, interpreta, si mette in discussione.
Quando l’intelligenza artificiale diventa poesia visiva
Il valore artistico di Parallax non si esaurisce nella sua estetica. L’opera rappresenta un punto d’incontro tra innovazione tecnologica e ricerca concettuale. L’artista utilizza AI e machine learning per dare forma a immagini fluide, organiche e imprevedibili. Ma dietro ogni scelta si cela una riflessione sul modo in cui percepiamo il mondo e noi stessi.
Maria Paola Borgarino, direttrice del Museo Nazionale dell’Arte Digitale, sottolinea quanto questo lavoro riesca a “dialogare con il patrimonio storico, reinterpretandolo e offrendo nuove chiavi di lettura”. La curatrice Clelia Patella, invece, evidenzia come Parallax materializzi “la tensione invisibile tra memoria e futuro”.
Un capitolo fondamentale della nuova arte digitale
Con Parallax, Kevin Abosch prosegue un percorso artistico che unisce arte generativa, filosofia e tecnologia. L’artista ha già esposto in istituzioni di rilievo come l’Hermitage, il Museo Nazionale Cinese e la National Gallery of Ireland. Nel 2024 ha diretto AM I?, il primo film al mondo realizzato interamente con intelligenza artificiale.
Questa nuova installazione, visibile gratuitamente presso il ledwall di Palazzo Citterio, rappresenta un’ulteriore evoluzione del ciclo espositivo promosso dal museo, che ha già ospitato Refik Anadol e i MASBEDO.
📍 Parallax di Kevin Abosch
🗓️ 12 giugno – 14 settembre 2025
📌 Palazzo Citterio, Milano – Piano Terra
🎥 A cura di Clelia Patella
🎨 Promosso dal Museo Nazionale dell’Arte Digitale
A cura di Martina Marchioro
Leggi anche: Hogwarts ti aspetta: la magia sbarca a Milano