Il mondo della musica è in lutto, attonito, privato di uno dei suoi volti più amati e inconfondibili. La bacchetta, un tempo custode del ritmo e dell’armonia, è caduta. L’orchestra della vita ha eseguito il suo ultimo, ineluttabile movimento.
Un’icona si è spenta
È calato un velo di profondo, straziante cordoglio sull’intero panorama musicale italiano: il Maestro Peppe Vessicchio, simbolo indiscusso dell’eleganza musicale, arrangiatore sopraffino e figura idolatrata dal grande pubblico televisivo, si è spento. Aveva 69 anni. Il suo cuore, che per decenni ha pulsato all’unisono con innumerevoli successi e ha donato anima e armonia a generazioni di artisti, ha ceduto. Non una lenta dissolvenza, ma un finale brusco e doloroso, sopraggiunto nel pomeriggio di oggi, sabato 8 novembre, presso l’Ospedale San Camillo di Roma.
Il bollettino medico e la richiesta di riserbo
Dal bollettino medico emesso si apprende quanto segue su Beppe Vessicchio: “Bollettino del giorno 8/11/2025 – Il Maestro Giuseppe Vessicchio è deceduto oggi in rianimazione all’A.O. San Camillo Forlanini a seguito di una polmonite interstiziale precipitata rapidamente. La famiglia chiede riserbo. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata”.
Vessicchio trascendeva il ruolo del professionista impeccabile; era una vera e propria icona nazionale: l’immagine del volto rassicurante e del sorriso epifanico dietro il sacro podio di Sanremo, l’espressione di assoluta, febbrile concentrazione di chi respira la musica in ogni fibra dell’essere.
La notizia, cala un’ombra di tristezza insopportabile su tutti coloro che lo hanno seguito e amato.
Un’assenza quasi incredula la sua, che risuonerà in ogni palcoscenico italiano, più forte che mai.
A cura di Alba Cosentino