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Perché Darién non è solo un luogo, ma un’esperienza artistica

Non si tratta solo del Darién Gap, ma di come il dolore e la speranza possano essere trasposti in un linguaggio universale. Questa videoinstallazione ti cattura con immagini potenti e oggetti carichi di significato, portandoti dentro un racconto che fonde storia personale e collettiva, luce e ombra, memoria e futuro.

by Nora Taylor
aristides ureña ramos ph press2

Grande successo di pubblico e critica

Alla XV Biennale di Firenze, l’artista panamense Aristides Ureña Ramos ha riscosso grande successo di pubblico e critica con la sua videoinstallazione Darién non è una rotta (Gli altari del dolore), un’opera che intreccia memoria, migrazione e spiritualità in un racconto di intensa forza visiva e umana.

Un progetto internazionale che si rinnova

aristides ureña ramos piero celona ph press

aristides ureña ramos piero celona ph press

Il progetto, concepito negli anni Novanta e già presentato in prestigiose sedi internazionali come la Biennale di Venezia e l’ex Istituto Nazionale di Cultura di Panama, si rinnova oggi all’interno del tema di questa edizione: La sublime essenza della luce e delle tenebre.

L’arte come rito e riflessione universale

Attraverso oggetti recuperati lungo le rotte migratorie e trasformati in altari e testimonianze audiovisive, Ureña Ramos esplora il Darién Gap, luogo simbolo di dolore, coraggio e speranza. L’opera diventa un rito laico e una riflessione universale sulla condizione umana: la luce dei sogni e dei ricordi resiste all’ombra dello sradicamento. Con Darién non è una rotta (Gli altari del dolore), l’artista riafferma la sua poetica come atto di compassione e consapevolezza, invitando lo spettatore a un dialogo profondo tra arte, memoria e trasformazione.

Una voce significativa dell’arte latinoamericana contemporanea

carlo pizzichini ph press

carlo pizzichini ph press

Aristides Ureña Ramos (Santiago de Veraguas, Panama, 1955) vive e lavora tra Italia e Panama. La sua ricerca, sviluppata in oltre quarant’anni di carriera, unisce memoria storica, critica sociale e sperimentazione visiva, rendendolo una delle voci più significative del panorama artistico latinoamericano contemporaneo.

Ospiti illustri all’inaugurazione

Tra i tanti ospiti presenti all’inaugurazione c’erano anche il critico d’arte Nicola Nuti, il direttore artistico del Premio Arte dei Vasai Carlo Pizzichini da Siena, il noto regista Rossano Maniscalchi, i fratelli fondatori della Biennale di Firenze Piero e Pasquale Celona, il presidente della Biennale Jacopo Celona, il fotografo e ritrattista Lorenzo Poccianti, l’architetto e disegnatore di mobili Nicola Falcone, il Direttore Moda e Fashion Stylis Luis Maruri Wedemeyer.

A cura di Nora Taylor
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