A Roma, presso il Museo dell’Ara Pacis, la 14ª edizione dell’Healthcare Summit ha riunito i principali protagonisti della sanità italiana. Il vertice annuale organizzato dal Sole 24 Ore ha visto confrontarsi dirigenti del Servizio sanitario nazionale, rappresentanti dell’industria farmaceutica e biomedicale, e stakeholder pubblici e privati. Al centro del dibattito sono emerse le sfide legate alla manovra economica, alla carenza di personale, all’innovazione tecnologica e digitale, alla sostenibilità della spesa e al rafforzamento della prevenzione.
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato che la legge di bilancio 2025 pone la sanità pubblica al centro delle priorità del Governo. “La manovra mette al centro due direttrici fondamentali: il personale e la prevenzione”, ha dichiarato, ricordando il primo pacchetto di assunzioni di 7.000 unità, di cui 6.000 tra infermieri e operatori sanitari. “Questo è solo l’inizio di un piano che continuerà nei prossimi anni”, ha aggiunto, evidenziando l’aumento delle indennità di specificità.
Prevenzione: un investimento strategico
Schillaci ha ribadito che la prevenzione rappresenta il miglior investimento per il Paese, spiegando: “Un euro speso in prevenzione ne produce tre. Vogliamo cittadini che non solo vivano più a lungo, ma vivano meglio”. Tra le iniziative già avviate, il Ministro ha citato l’ampliamento degli screening oncologici e l’obiettivo di rendere gratuito anche lo screening per il tumore al polmone nel breve periodo. Inoltre, Governo e MEF valutano la possibilità di escludere la spesa per la prevenzione dal calcolo del deficit europeo, liberando risorse per garantire la sostenibilità del SSN.
Medicina territoriale e nuove Case di Comunità
Schillaci ha evidenziato che la medicina territoriale è stata “l’anello debole del SSN”, emerso chiaramente durante la pandemia. Con l’apertura delle nuove Case di Comunità, il Ministro ha confermato il monitoraggio rigoroso: “Le Regioni vanno a macchia di leopardo. Dove serve, interverremo con i poteri sostitutivi”. Sul personale, Schillaci ha ricordato i fondi già stanziati e ha sottolineato l’importanza dei modelli multidisciplinari, integrando medici di medicina generale e nuove figure professionali: “La medicina non può più limitarsi al singolo studio, è un modello ormai anacronistico in molte aree del Paese”.
Liste d’attesa, farmaci innovativi e HTA
Tra le questioni più sentite dai cittadini, Schillaci ha definito le liste d’attesa “tema scottante e complesso”, anticipando che entro fine anno sarà disponibile una piattaforma nazionale aggiornata quotidianamente con i dati di tutte le Regioni. “Sei mesi per un esame urgente non sono accettabili. In casi gravi, interverremo con decisione, anche qui con i poteri sostitutivi”, ha ribadito.
Il Ministro ha poi affrontato la spesa farmaceutica e dei dispositivi medici, sottolineando che i prossimi cinque anni vedranno l’arrivo di più terapie innovative che nei quindici anni precedenti. “Questa è una grande opportunità, ma richiede nuovi modelli decisionali basati su HTA e valutazione dell’efficacia. Offrire le migliori cure significa ridurre i nuovi malati, possibile solo grazie alla prevenzione”, ha concluso.
Collaborazione istituzionale e impegno collettivo
Concludendo il suo intervento, Schillaci ha ricordato l’importanza della cooperazione tra istituzioni e professionisti: “Spero di non dover ricorrere ai poteri sostitutivi, ma li useremo se necessario. La sanità è un impegno collettivo e l’obiettivo è unico: tutelare la salute dei cittadini”.
L’Healthcare Summit 2025 si conferma così un momento cruciale per delineare strategie, condividere visioni e rafforzare un impegno nazionale verso una sanità più efficiente, innovativa e vicina ai bisogni di tutti i cittadini.
A cura di Martina Marchioro
Leggi anche: Lualdi e la soglia che ispira l’architettura contemporanea