Le luci dell’Ariston illuminano una seconda serata ricca di emozioni, in cui la moda si intreccia con le note musicali, dando vita a un’esplosione di personalità ed eleganza. L’edizione numero 75 del Festival di Sanremo scorre con un ritmo serrato, scandito dalla conduzione impeccabile di Carlo Conti, che ha sostituito il completo blu della prima serata con un sofisticato abito nero creato dai maestri artigiani toscani di Stefano Ricci.
Anche Nino Frassica, con il suo spirito irriverente, ha dato un tocco di brio a una serata dal ritmo intenso. Il momento più emozionante si è vissuto con Damiano David, che ha incantato il pubblico con una versione toccante di “Felicità”, tributo al grande Lucio Dalla. Il frontman, vestito con un tuxedo nero firmato Valentino, ha scelto dettagli ricercati come una camicia in seta avorio, un fiocco chiuso sul petto e un guanto in pizzo impreziosito da un maxi anello. Uno stile carismatico e inconfondibile.
Elodie e Bianca Balti: icone di fascino e raffinatezza
Elodie Sanremo 2025
La bellezza e il talento di Elodie hanno brillato ancora una volta, grazie a un meraviglioso abito lungo color borgogna firmato Gucci, arricchito da frange scintillanti che esaltavano ogni suo movimento. Un look che evocava il fascino senza tempo delle dive di Hollywood.
L’eleganza ha trovato la sua massima espressione anche con Bianca Balti, che ha incantato il pubblico con una creazione Valentino in chiffon azzurro polvere, con strascico, piume e guanti in pizzo nero per un contrasto raffinato. Nel corso della serata, la top model ha sfoggiato anche un abito trasparente Fendi Couture e una creazione firmata Roberto Cavalli, impreziosita da cristalli e caratterizzata da un oblò centrale che metteva in evidenza la sua cicatrice sul ventre. Un messaggio di forza e autenticità.
Look originali e sorprese tra gli artisti in gara
I The Kolors, vestiti con creazioni di Gentile, hanno puntato su giacche tempestate di paillettes e guanti, mentre Lucio Corsi ha scelto uno stile personale con una tuta bianca abbinata a una t-shirt vintage dei Looney Tunes, arricchendo il tutto con foulard, stivali e cappello.
giorgia sanremo 2025 PH IG
L’inconfondibile Giorgia ha sfilato in un raffinato smoking nero di Dior, con revers in satin e un top in pizzo trasparente che donava un tocco sensuale al suo look. Fedez, impeccabile in Atelier Versace, ha optato per una camicia nera con una particolare fantasia broccata.
L’eclettico Simone Cristicchi ha confermato la sua passione per le stampe floreali, indossando un completo blu e nero di Antonio Marras, mentre Achille Lauro, con il suo stile audace, ha calcato il palco con un cappotto lungo bianco gessato abbinato a un completo doppiopetto Dolce&Gabbana Alta Sartoria. Una scelta che ha unito modernità ed eleganza con il suo tocco inconfondibile.
Le canzoni più forti di questa edizione
Oltre alla spettacolarità degli abiti, la serata ha confermato la qualità musicale della competizione. Tra i brani più incisivi di questa edizione, emergono “Quando sarai piccola” di Simone Cristicchi, “La cura per me” di Giorgia, “Battito” di Fedez, “Incoscienti giovani” di Achille Lauro e “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi. Secondo molti, proprio tra questi pezzi si nascondono i tre brani che conquisteranno il podio del 75° Festival di Sanremo.
Cristiano Malgioglio: il re dell’eccentricità
Cristiano Malgioglio Sanremo 2025 PH IG
A rubare la scena, con la sua inimitabile verve, ci ha pensato Cristiano Malgioglio, che ha stupito il pubblico con una serie di outfit eccentrici e colorati. Uno dei più chiacchierati è stato il look in rosso e nero, che ha scatenato l’ironia dei social per la somiglianza con il logo di una famosa emittente radiofonica. Ma, in fondo, senza le sue stravaganze, Cristiano Malgioglio sarebbe ancora il personaggio iconico che tutti amiamo?
Sanremo continua a regalare spettacolo, tra performance indimenticabili e dettagli di stile che resteranno impressi nella memoria del pubblico. Le prossime serate si preannunciano altrettanto intense, pronte a riservare nuove sorprese ed emozioni.
A cura di Bruno Garrone
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