“Il tuo pacco è in attesa di consegna”, “Abbiamo rilevato un accesso anomalo al tuo conto”, “Il tuo abbonamento è scaduto”. Quanti di noi hanno ricevuto messaggi come questi, che scatenano un’immediata ondata di ansia e un istintivo impulso ad agire? Benvenuti nel mondo del phishing e dello smishing, le truffe digitali più diffuse e insidiose, progettate per manipolare la nostra psicologia prima ancora che la nostra tecnologia.
L’obiettivo di questo articolo non è spaventarvi, ma armarvi. Fornirvi gli strumenti per analizzare con occhio critico queste comunicazioni, smascherare l’inganno e diventare la prima, invalicabile linea di difesa per la vostra sicurezza digitale.
Phishing via email: analisi di un esempio pratico
Il phishing (da “fishing”, pescare) è una tecnica con cui i truffatori “pescano” informazioni sensibili (password, numeri di carta di credito, dati personali) fingendosi un ente affidabile tramite email.

Truffe Online PH FP
Analizziamo un classico esempio, una finta comunicazione da un istituto bancario:
Oggetto: [AZIONE RICHIESTA] Notifica di Sicurezza – Sospensione Account N. 345-B7
Da: Sicurezza Online <notifiche@bancaposta-servizi.net>
A: [Tuo Indirizzo Email]
Gentile cliente,
Abbiamo rilevato un tentativo di accesso sospetto al suo account da un dispositivo non riconosciuto in una località estera. Per la sua protezione, abbiamo temporaneamente sospeso le funzionalità del suo account.
Per riattivare l’account e verificare la sua identità, è indispensabile accedere tramite il nostro portale di sicurezza entro 24 ore. In caso contrario la sospensione diventerà permanente.
Clicca qui per confermare i tuoi dati: https://www.bancaposta.it/verifica-cliente/
Ci scusiamo per il disagio. La sua sicurezza è la nostra priorità.
Cordiali saluti,
Il team Sicurezza di BancaPosta
A prima vista, potrebbe sembrare legittima. Ma se la mettiamo sotto la lente d’ingrandimento, i segnali d’allarme emergono chiari e netti.
- Il mittente (l’amo): L’indirizzo email, notifiche@bancaposta-servizi.net, sembra plausibile ma è falso. I domini delle grandi aziende sono spesso semplici (es. @posteitaliane.it o @bancoposta.it). I truffatori registrano domini simili per ingannare un occhio distratto. Tecnica pro: Non fidatevi mai del nome visualizzato, controllate sempre l’indirizzo email completo.
- Il senso di urgenza (la pressione psicologica): Frasi come “AZIONE RICHIESTA”, “temporaneamente sospeso”, “entro 24 ore”, “sospensione permanente” sono studiate per creare panico. Quando siamo sotto pressione, tendiamo ad agire d’impulso e a prestare meno attenzione ai dettagli. Una vera banca comunica problemi di sicurezza in modo più formale e meno terroristico.
- Il link sospetto (il cuore della truffa): Questo è l’elemento cruciale. Il testo del link mostra un indirizzo apparentemente corretto, ma la sua destinazione reale è un’altra. Tecnica pro: Su un computer, passate il mouse sopra il link senza cliccare. In basso a sinistra nel vostro browser apparirà l’URL reale a cui punta, che potrebbe essere qualcosa come http://verifica-sicura-poste.xyz/login. Su mobile, tenete premuto a lungo sul link (senza rilasciare!) per far apparire un’anteprima dell’URL di destinazione. Se non corrisponde, è una trappola.
- La richiesta di dati: Il fine ultimo è farvi atterrare su una pagina web identica a quella della vostra banca, dove vi verrà chiesto di inserire nome utente, password e forse anche i dati della carta. Regola d’oro: Nessuna banca o istituzione seria vi chiederà mai di inserire le vostre credenziali complete cliccando su un link in un’email. Mai.
Smishing e difesa attiva in 4 passi
Lo smishing applica gli stessi principi del phishing, ma usa gli SMS come veicolo. Questo lo rende per certi versi più pericoloso: percepiamo gli SMS come più personali e urgenti, e sui dispositivi mobili siamo spesso più distratti.

Smishing PH FP
Ecco un esempio frequentissimo in Italia:
Da: +39 333 1234567
Il tuo pacco da BRT è in attesa. Indirizzo incompleto. Per programmare la consegna e evitare il reso al mittente, aggiorna i tuoi dati qui: https://bit.ly/Aggiorna-Spedizione
Analizziamolo:
- Mittente anonimo o strano: Il messaggio proviene da un numero di cellulare generico, non da un contatto ufficiale del corriere.
- Link accorciati: I truffatori usano servizi come Bitly (bit.ly), TinyURL e simili per mascherare l’indirizzo web malevolo. Un’azienda legittima userebbe quasi sempre il proprio dominio completo per trasparenza.
- Il falso problema: La truffa crea un problema comune e plausibile (un errore nell’indirizzo di spedizione). Cliccando, si finisce su un sito clone che chiede dati personali e, spesso, il pagamento di una piccola somma (es. 1-2€) per “sbloccare” la spedizione. È solo un pretesto per rubare i dati della vostra carta di credito.
La tecnologia ci aiuta, ma il nostro cervello è la difesa migliore. Ogni volta che ricevete un messaggio sospetto, fermatevi e applicate questa checklist mentale:

Truffa online PH FP
- FERMATI. La fretta è la migliore amica del truffatore. Respira. Il 99% delle “urgenze” digitali non lo sono affatto. Non agire mai d’istinto.
- CHI È IL MITTENTE? Controlla con attenzione maniacale l’indirizzo email o il numero di telefono. Lo riconosci? Ti fidi? Nel dubbio, non fidarti.
- COSA MI CHIEDE? Mi sta chiedendo di cliccare un link, scaricare un allegato, fornire dati personali o effettuare un pagamento? Le richieste inattese sono sempre un campanello d’allarme.
- VERIFICA DA UN’ALTRA FONTE. Questo è il passo che risolve ogni dubbio. Non cliccare sul link ricevuto. Chiudi l’email o l’SMS. Apri una nuova pagina del browser e digita tu stesso l’indirizzo ufficiale del sito della banca, del corriere o del servizio in questione (es. www.poste.it). Accedi al tuo account da lì. Se c’è un problema reale, troverai la notifica nella tua area personale.
Ricordate: nel mondo digitale, lo scetticismo non è pessimismo, ma intelligenza. Imparare a riconoscere l’anatomia di queste truffe trasforma la potenziale ansia in una rassicurante sensazione di controllo. Voi avete il potere di premere “elimina” e neutralizzare la minaccia.
A cura di Davide Cannata
Leggi anche: Olimpia, arte contemporanea in Alta Langa