Nel 2024, 463.176 persone (7 ogni 1.000 residenti) si trovano in condizioni di povertà sanitaria. Questo numero indica coloro che hanno chiesto aiuto a una delle 2.011 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per ottenere farmaci e cure gratuitamente, che altrimenti non sarebbero riusciti a pagare. Rispetto alle 427.177 persone registrate nel 2023, si registra un aumento dell’8,43%.
Spesa farmaceutica: costi sempre più alti per le famiglie
Da sette anni consecutivi, le famiglie italiane vedono aumentare i costi per i farmaci, mentre la quota coperta dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) continua a ridursi. Secondo gli ultimi dati AIFA del 2023, la spesa complessiva delle famiglie raggiunge 23,64 miliardi di euro, con un incremento di 1,11 miliardi di euro (+3%) rispetto al 2022, quando il totale era 22,535 miliardi di euro.
Di questi, il 55% (pari a 12,99 miliardi di euro) risulta a carico del SSN, in calo rispetto al 56% del 2022 (quando erano 12,61 miliardi di euro). Il restante 45% (10,650 miliardi di euro) viene pagato direttamente dalle famiglie, rispetto ai 9,91 miliardi di euro del 2022.
In pratica, le famiglie italiane hanno speso 731 milioni di euro in più (+7,4%) rispetto all’anno precedente. Dal 2017 al 2023, la spesa farmaceutica a carico delle famiglie è aumentata di 2,576 miliardi di euro, con un incremento totale del 31,9%. Questa spesa colpisce anche le famiglie in condizioni economiche difficili, che devono sostenere il costo completo dei farmaci da banco e, quando non esenti, i ticket sanitari.
Nuovo libro sulla povertà sanitaria e il ruolo del terzo settore
Banco Farmaceutico ha presentato i nuovi dati sulla povertà sanitaria il 27 novembre 2024 alla Camera dei Deputati, durante l’evento di lancio del libro Tra le crepe dell’universalismo – Disuguaglianze di salute, povertà sanitaria e Terzo settore in Italia (ed. il Mulino). Il testo, curato dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria, analizza il fenomeno grazie al supporto di ABOCA, IBSA Italy e DOC Generici.
L’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria, organo scientifico di Banco Farmaceutico, ha elaborato i dati per il libro, sottolineando come la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale dipenda sempre più dalla collaborazione tra sanità pubblica, privata e Terzo settore.
Il profilo delle persone in difficoltà sanitaria
I dati mostrano che la maggior parte delle persone in povertà sanitaria sono uomini (54%), mentre le donne rappresentano il 46%. La fascia d’età maggiormente colpita è quella degli adulti tra i 18 e i 64 anni (58%). Tra le categorie vulnerabili, si contano 102.000 minori (22%) e 88.000 anziani (19%).
Il numero di cittadini italiani e stranieri è praticamente uguale: il 49% dei poveri sanitari (225.594 persone) è di nazionalità italiana, mentre il 51% (237.583 persone) è composto da cittadini stranieri. Le condizioni di salute mostrano una prevalenza di malati acuti (65%) rispetto ai malati cronici (35%).
Anche le famiglie non povere limitano le cure mediche

povertà sanitaria
Le difficoltà economiche colpiscono anche chi non vive in povertà assoluta. Secondo gli ultimi dati Istat, circa 4 milioni 422 mila famiglie (pari al 16,8% del totale, ovvero circa 9 milioni 835 mila persone) hanno ridotto le spese per visite mediche e accertamenti di tipo preventivo.
Tra queste, 678 mila famiglie vivono in condizioni di povertà assoluta (31% del totale, pari a circa 1 milione 765 mila persone). Le restanti 3 milioni 744 mila famiglie appartengono invece a fasce di reddito non povere.
Molte famiglie scelgono di contenere le spese sanitarie rinunciando a visite e controlli periodici. Complessivamente, questa scelta ha riguardato 3 milioni 369 mila famiglie, di cui il 24,5% appartiene a famiglie povere e il 12,8% a famiglie non povere. Tra queste, 536 mila famiglie indigenti rischiano di compromettere la propria salute a causa della mancanza di cure adeguate.
L’impegno di Banco Farmaceutico per contrastare la povertà sanitaria
Il presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Ets, Sergio Daniotti, ha dichiarato:
«Contrastare la povertà sanitaria significa compiere gesti di gratuità concreti per aiutare chi ne ha bisogno, ma anche analizzare e approfondire il fenomeno. Serve maggiore consapevolezza sull’entità del problema e sul valore del sistema di realtà del Terzo settore, che insieme alla sanità pubblica e privata, sta sostenendo un Servizio Sanitario Nazionale il cui universalismo è sempre più in crisi.
I dati e le analisi dell’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria descrivono un’Italia in cui le persone fragili faticano a curarsi. Tuttavia, mostrano anche che una collaborazione ampia e consapevole tra soggetti diversi – come realtà non profit, farmacisti, medici, aziende, cittadini e istituzioni – può offrire risposte efficaci. La salute delle persone comprende esigenze fisiche e spirituali, cure mediche e farmacologiche, ma anche accoglienza e comprensione».
A cura di Nadia Raimondi
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