Secondo uno studio pubblicato su eBioMedicine, un peso corporeo eccessivo è collegato a un invecchiamento accelerato del cervello e a una maggiore atrofia cerebrale. L’analisi ha preso in esame oltre 46.000 risonanze magnetiche e ha evidenziato che l’effetto è più marcato tra gli uomini e tende a ridursi con l’avanzare dell’età.

Uomo in sovrappeso PH FP
I ricercatori hanno impiegato tecniche avanzate di imaging cerebrale e apprendimento automatico per studiare individui sovrappeso o obesi, ma senza diagnosi di deficit cognitivi. L’obiettivo era comprendere se l’eccesso di peso contribuisca silenziosamente a cambiamenti simili a quelli osservati nella malattia di Alzheimer.
La voce della ricerca: il ruolo delle differenze di sesso ed età
“C’è una connessione evidente tra obesità e invecchiamento cerebrale, più accentuata negli uomini e nei soggetti più giovani”, ha spiegato Filippos Anagnostakis, ricercatore affiliato alla University of Pennsylvania e alla Columbia University, nonché neolaureato in Medicina presso l’Università di Bologna.
Lo studio, condotto in collaborazione con l’Università di Harvard e l’Università della California – San Francisco, ha rivelato che gli uomini in sovrappeso mostrano un cervello più vecchio di circa otto mesi, mentre l’obesità comporta un’età cerebrale superiore anche di due anni.
In modo inaspettato, però, le donne con peso normale presentano segni più marcati di atrofia cerebrale rispetto a quelle in sovrappeso e agli uomini con peso regolare. “La differenza tra i sessi influenza in modo diverso il rischio di demenza, ma i meccanismi restano in parte ignoti”, ha aggiunto Anagnostakis.
Proteine e cervello: indizi dai dati molecolari

Cervello PH FP
Gli studiosi hanno inoltre identificato proteine presenti nel sangue legate sia al peso corporeo che all’età cerebrale. Le analisi proteomiche suggeriscono l’esistenza di meccanismi biologici comuni che potrebbero spiegare questa correlazione, sebbene permangano molte incognite.
“La nostra indagine ha aperto nuove prospettive: dobbiamo considerare l’impatto dell’obesità anche sulla salute del cervello, oltre che sull’aspetto fisico”, ha concluso il ricercatore.
A cura di Davide Cannata
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