Dopo 76 anni, l’Ape Piaggio smetterà di essere prodotta nello stabilimento di Pontedera. Questo veicolo, simbolo dell’industria italiana, è nato nel 1948 grazie all’idea di Enrico Piaggio e alla genialità di Corradino D’Ascanio. Ora, però, lascia il suo storico luogo d’origine per essere fabbricato esclusivamente in India. Non si tratta di una semplice delocalizzazione, ma di una conseguenza delle normative europee più severe riguardo alle emissioni. Il motocarro, dotato di un motore a due tempi Euro 4, non può essere facilmente adattato agli standard Euro 5 senza compromettere la sua essenza.
La transizione difficile e la resistenza del motore a due tempi
“Immaginare un due tempi Euro 5 è impossibile. Cambiare motorizzazione significherebbe snaturare l’Ape“, ha commentato Angelo Capone, segretario della Fiom Pisa, sottolineando le difficoltà di aggiornare il veicolo ai nuovi standard senza perdere la sua autenticità. La produzione si sposterà dunque in India, dove la richiesta di Ape Piaggio è ancora forte, soprattutto nei mercati locali e in quelli africani, dove le normative ambientali sono meno restrittive.
Il futuro di Pontedera: il cambio di rotta verso la sostenibilità
ape piaggio
Nel frattempo, lo stabilimento di Pontedera si prepara a una riconversione per concentrarsi sulla produzione del Porter elettrico, un veicolo destinato a un futuro di mobilità più sostenibile. La decisione di cessare la produzione dell’Ape, comunicata ai sindacati, ha suscitato grande emozione e malinconia. “È un pezzo di storia che se ne va“, ha dichiarato Samuele Nacci, segretario della Uilm Pisa, esprimendo il dispiacere per la perdita di un simbolo che ha legato il veicolo al territorio. Anche Flavia Capilli, segretaria regionale della Fim Cisl, ha rimarcato l’importanza affettiva dell’Ape, pur riconoscendo che esistono piani per sviluppare nuovi modelli di veicoli.
L’incertezza per i lavoratori: il futuro tra preoccupazioni e speranza
La transizione non sarà, però, priva di difficoltà. Dal 2 dicembre inizierà una cassa integrazione di tre settimane che coinvolgerà 1.100 lavoratori, segno che la riconversione richiederà tempo e ingenti investimenti. “C’è sempre preoccupazione quando si parla di ammortizzatori sociali“, ha osservato Capilli, auspicando che vengano chiariti i piani produttivi per il futuro. Nonostante le difficoltà, i lavoratori e i sindacati sperano che il processo di riconversione possa portare a una nuova fase per Pontedera e il suo stabilimento.
L’eredità dell’Ape: un simbolo che non si dimentica
Con il pensionamento dell’Ape, l’Italia perde un simbolo che ha attraversato generazioni, accompagnando le persone dalle strade di campagna fino ai vicoli delle città. Sebbene l’Ape Piaggio proseguirà il suo viaggio in India, per Pontedera e per molti italiani rimarrà il ricordo di un’icona che ha fatto storia.
A cura di Alessandro Frigerio
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