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Volare costa meno, ma inquina di più

Greenpeace denuncia lo squilibrio tra aerei e treni in Europa

by Davide Cannata
train vs plane travel

Volare in Europa costa meno che spostarsi in treno, nonostante l’aereo sia il mezzo con il maggior impatto ambientale. Un recente rapporto di Greenpeace Europa centro-orientale segnala che, in alcune tratte continentali, il biglietto aereo può risultare fino a 26 volte più economico di quello ferroviario. Questa differenza non nasce dal mercato libero, ma dalle regole fiscali che continuano a favorire l’aviazione civile.

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Aereo PH IG

Privilegi fiscali e distorsioni del mercato

Le compagnie aeree godono di vantaggi significativi: non pagano tasse sul carburante, usufruiscono di IVA ridotta o nulla sui biglietti e spesso ricevono incentivi statali. Al contrario, i treni sono soggetti a imposte sull’elettricità e a costi infrastrutturali che si riflettono sulle tariffe. Questo squilibrio fiscale porta il consumatore medio a preferire l’aereo, anche su tratte brevi, alimentando un modello di mobilità insostenibile.

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Treno PH IG

Soluzioni e prospettive per una mobilità sostenibile

Greenpeace denuncia la contraddizione tra gli impegni climatici dell’Unione Europea e le politiche dei trasporti, proponendo i cosiddetti biglietti climatici: una fiscalità armonizzata che renda il treno più conveniente. L’obiettivo è premiare chi sceglie mezzi a basse emissioni e non chi aumenta i gas serra. Dal punto di vista economico, il settore ferroviario investe in elettrificazione e alta velocità, mentre le compagnie aeree low cost continuano a sfruttare vantaggi competitivi. Senza un riequilibrio fiscale, il treno resterà il fratello povero della mobilità europea, mentre l’aereo manterrà prezzi bassi ma emissioni elevate.

A cura di Davide Cannata

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